Recovery, Colao “Nei prossimi 5 anni grandi opportunità per i giovani”

RIMINI (ITALPRESS) – “Abbracciare con entusiasmo il concetto dell’innovazione”. E’ l’invito del ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao a tutti i giovani lanciato dal palco del Meeting di Rimini dove si è collegato per parlare al convegno dal titolo “Italia 2021: che cosa vuol dire innovare?”.
“L’innovazione – spiega – è la grande innovazione dei brevetti e delle scoperte, ma è anche sviluppare prodotti e servizi amati e apprezzati da grandi numeri di persone e cambiare lo status quo in meglio di servizio o della Pubblica amministrazione”.
Per il ministro “alla base di ogni innovazione c’è sempre una grande competenza tecnica. C’è una grande voglia di rompere paradigmi per portare alla gente qualcosa che prima non c’era e il sogno di passare alle nuove generazioni qualcosa che prima non c’era”. “Oggi – afferma – c’è una voglia di ripartenza, ci sono competenze e ci sono risorse”.
Di qui l’invito a “tutti i ragazzi che hanno voglia di approfondire e di portare avanti la loro passione e competenza” perchè “i prossimi 5 anni sono quelli in cui questo sarà più altamente possibile in Italia”.
Tema caldo il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) perchè “il Paese – afferma il ministro Colao – dovrà dimostrare di saper affrontare piani complessi rispettando i tempi. Tutti i paesi si stanno attrezzando per chi deve governare questi obiettivi”. Per l’Italia quindi ci saranno “opportunità lavorative e credo che sarà entusiasmante”, ma “siamo tutti sulla stessa barca, non c’è più solo lo Stato, il governo, le Regioni, ma tutti”.
Un aspetto fondamentale sarà però quello di coinvolgere nel cambiamento tutti. “Dobbiamo – sottolinea il ministro – equipaggiare tutti, non solo i giovani, intervenire nelle diseguaglianze, perchè la transizione deve essere inclusiva” infatti “l’innovazione porta rilancio al Paese solo se riguarderà tutti”.
Infine una rassicurazione: “Investire su competenze, formazione e conoscenze di base, forse sarà la parte più difficile, è – spiega – il cuore del Pnrr – ma non possiamo lasciare una parte di paese indietro”.