Tea, utile record e il Comune di Mantova mette Aimag nel mirino

Il bilancio 2018 della società di via Taliercio

Un momento della presentazione del bilancio di Tea

MANTOVA Un valore di utili complessivo restituito al territorio che è da record, con 6,7 milioni di euro ai 55 Comuni soci come dividendo degli utili e i migliori risultati di bilancio mai registrati fino ad oggi: ecco alcuni dati salienti in merito al bilancio del Gruppo Tea, illustrato ieri nella sede della multiutility mantovana. Insieme a un programma per il periodo 2019/2023 che tenga conto soprattutto della sempre maggiore sostenibilità dei servizi, come sottolineato dal presidente Tea Massimiliano Ghizzi. Anche per raggiungere tale obiettivo nei prossimi anni sarà messo in campo un investimento che ammonterà a 250 milioni di euro, oltre all’assunzione di 110 nuovi dipendenti, derivante da attività quali l’apertura di nuovi sportelli o la realizzazione dell’impianto a biometano a Pieve di Coriano. Nell’anno che celebra il ventennale di Tea, il Gruppo chiude il bilancio con un valore della produzione che si attesta a 276, 4 milioni di euro, con un incremento del 2,6% rispetto al 2017. Il margine operativo lordo migliora di oltre l’8%, con un dato di 42,8 milioni di eruo, il risultato netto supera i 19 milioni, con un miglioramento dell’1,6%. Il patrimonio netto passa da 145,1 milioni del 2016 ai 168,4 del 2018, e l’utile distribuito ai soci è passato negli ultimi tre anni di gestione da 4,7 a 6,7 milioni di euro.

La delibera del Comune di Mantova
Costituzione di una fondazione per la la sostenibilità ambientale, perseguire l’ipotesi di aggregazione-fusione con Aimag, promuovere una bonifica dell’area di vicolo Stretto. Sono queste le principali linee di indirizzo per Tea Spa approvate con delibera ieri dalla Giunta presieduta dal sindaco  Mattia Palazzi. Tra queste spicca il nuovo assalto di via Roma ad Aimag tramite Tea. Proprio la società di via Taliercio aveva fatto a sua tempo un’offerta pubblica d’acquisto èer la fusione con Aimag che però era stata bloccata dagli stessi soci di quest’ultima società, il Comune di Carpi in testa. Ora con la nomina del nuovo Cda di tea il maggiore azionista della società, ovvero il Comune di Mantova, rilancia su questo e altri settori. “Perseguire l’ipotesi di aggregazione/fusione con Aimag – recita la delibera di Giunta approvata ieri – verificando altresì ulteriori possibili alleanze su gare e servizi, al fine di determinare un consolidamento e rafforzamento societario, mantenendo interamente pubblica la governance e partecipazione nella possibile Holding condivisa”. Tra gli obiettivi prioritari da perseguire c’è poi quello della “costituzione di una Fondazione per la sostenibilità ambientale, senza scopo di lucro, il cui Cda non percepisca compensi, che reinvesta parte degli utili societari per sostenere e diffondere le buone pratiche ambientali nel campo della ricerca e dello sviluppo dei progetti volti all’innovazione e alla sostenibilità di rilevanza per il Comune di Mantova e per il territorio mantovano”. Quindi oltre a “definire per l’anno 2019 una governance della società pubblica dell’acqua e un cronoprogramma investimenti per il servizio idrico integrato”, viene fissato anche l’obiettivo di un “piano di rigenerazione urbana dell’area di Vicolo Stretto di Mantova, di proprietà di Tea Spa, alla luce della necessaria bonifica, già oggetto di confronto nel merito con gli enti preposti” da presentare entro 12 mesi, a un costo che viene stimato sui 4,5 milioni di euro.

Il “nuovo-vecchio” Cda.
Oltre all’approvazione del bilancio 2018, ieri sera l’assemblea dei soci Tea ha nominato il consiglio di amministrazione, votato all’unanimità, e il collegio sindacale della multiutility. Questa la composizione degli organi amministrativi: riconfermato presidente, come del resto da pronostico, Massimiliano Ghizzi. Oltre a lui sono stati confermati anche i consiglieri Mario Barozzi, Andrea Bassoli ed Elisa Ferrari, con la nuova nomina di Stefania Confalonieri. Presidenza confermata anche per quel che riguarda il collegio sindacale tutto al femminile, con un nuovo mandato per la presidente Giovanna Saccenti e per Maria Grazia Tambalo, mentre la nuova nomina riguarda Francesca Chiesi. Anche se il Comune di Mantova è detentore del 72% della società (71,39% per la precisione,  ndr), come nel caso del consiglio uscente, l’assemblea ha cercato, con queste nomine, di garantire la più vasta rappresentanza del territorio provinciale con le sue diverse aree.