Ubriachi con l’autista: meno rischi ma cresce la piaga tra i giovanissimi

MANTOVA Cinquantenni al volante ubriachi, mentre i più giovani dimostrerebbero maggiore responsabilità individuando preventivamente chi nel loro gruppo deve rimanere sobrio per riportare tutti a casa. Il bilancio dei controlli stradali da parte dei carabinieri durante il week-end conta due patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza a due 50enni fermati dalle pattuglie con etilometro a Castellucchio e a Cerese. I più giovani invece erano al sicuro su auto condotte da qualcuno del tutto sobrio. Ma se da un lato questo modo di responsabilizzarsi da parte dei giovani è più che positivo, c’è comunque l’altro lato, il rovescio della medaglia che vede gli stessi ragazzini praticare quello che secondo le ultime mode si chiama binge drinking, termine che può essere tradotto come sfondarsi di alcolici. Una moda, questa, seguita soprattutto dai millennials, che per potere passare il fine settimana in giro tra locali a bere in maniera smodata senza incorrere in sanzioni amministrative e reati penali a volte assoldano degli autisti che li scarrozzano da un locale all’altro, in particolare in occasione di festività quali Capodanno o Halloween. Un escamotage, questo, che negli ultimi tempi avrebbe evitato una buona parte delle cosiddette stragi del sabato sera, triste fenomeno a cavallo tra gli anni 90 e i primi anni Zero, di cui nessuno sente la mancanza, ma che apre il fronte ad un’altra piaga, quella dell’abuso tra i giovani, spesso minorenni, di bevande alcoliche soprattutto, spesso mischiate a sostanze stupefacenti. Per prevenire a questa problematica sociale i carabinieri, come altre forze dell’ordine, si apprestano a organizzare una serie di incontri nelle scuole per mettere in guardia i ragazzini dai rischi connessi all’abuso di alcolici e all’assunzione di sostanze stupefacenti.