Unione popolare: lotta alle disuguaglianze

SABBIONETA – Presentati a Sabbioneta i candidati di Unione Popolare per la Camera e il Senato: un luogo scelto per sottolineare la vicinanza del movimento politico al territorio e alle sue specificità, in aperta rottura con il sistema dei candidati “paracadutati” dai partiti nelle liste, lontani dalla propria zona di appartenenza. Salario minimo, vera transizione ecologica e lotta alle diseguaglianze tra i punti fermi. <>. Per Caterina Di Francesco, candidata nel plurinominale del Senato e storica esponente dei movimenti per la pace e dell’ambientalismo, “viviamo nella contraddizione in cui la salute dei cittadini ha meno diritti delle armi. La guerra e le spese militari ci stanno trascinando verso il baratro, con scelte politiche che vanno a colpire chi già prima era in difficoltà”. Data la vicinanza all’Ospedale dell’Oglio Po, si è riallacciata al tema della salute anche Valentina Mozzi, consigliere di Casalmaggiore e candidata sempre con Unione Popolare al collegio uninominale 3 nella circoscrizione Lombardia 4: “Il sistema sanitario pubblico negli anni è stato umiliato dai Governi Nazionali e da Regione Lombardia; i cittadini oggi devono attendere mesi per visite ed esami importanti. Puntiamo a rimettere fondi e assunzioni nel settore della cura del cittadino”. Unione Popolare un primo risultato concreto l’ha già ottenuto: le 60.000 firme raccolte in pieno agosto in tutta Italia, un migliaio nella sola provincia di Mantova. La campagna elettorale del movimento mette insieme forze sociali e politiche, come Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, DeMa e Manifesta, come ha spiegato Pierluigi Luisi, insegnante e consigliere comunale per San Giorgio Bigarello e candidato al Senato: “Abbiamo unito le forze, scelto candidate e candidati con una storia di impegno e ci presentiamo agli elettori con coerenza, idee chiare e onestà. Le nostre priorità sono salario minimo, assunzioni per scuola e sanità, una reale transizione ecologica e il blocco delle bollette, perché nessuno resti al freddo nei prossimi mesi. L’entusiasmo che stiamo raccogliendo, specialmente a livello giovanile, è il frutto di quanto fatto a livello locale. È il momento di garantire maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, contratti dignitosi, abolendo il Jobs Act e l’introduzione di un salario minimo contro lo sfruttamento”. Luana Grossi, consigliere comunale a San Benedetto Po, capolista al plurinomimale alla Camera, ha sottolineato come da anni a San Benedetto si porti avanti la battaglia per il ponte: “Tanti sono passati di qui a farsi una foto ma poi, come Calenda, sono spariti e tocca a noi difendere il territorio. Stessa cosa per la vicenda della cementificazione del Paiolo nel capoluogo, dove il comitato di cittadini ambientalisti è stato abbandonato dalle istituzioni”. (Ugo Boni)