Vittorio Sgarbi apre la seconda edizione della Biennale di Mantova

MANTOVA Dall’8 al 16 giugno 2019 apre Mantova Artexpo, la seconda edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Mantova, presso il Museo Diocesano Francesco Gonzaga.
L’evento è organizzato da Effetto Arte di Palermo, la casa editrice Art Now e lo Studio di Consulenza Artistica Russo di Roma.

Tra gli artisti anche Lady Be, che per l’occasione ha realizzato con la plastica di riciclo raccolta sulle spiagge il ritratto del critico Vittorio Sgarbi, che aprirà l’evento l’8 giugno alle ore 17,00.
La cerimonia di presentazione con Vittorio Sgarbi, Mons. Roberto Brunelli (il direttore del Museo Diocesano F. Gonzaga), Sandro Serradifalco (organizzatore dell’evento) e lo staff di Effetto Arte, si terrà presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile di Mantova.

Seguirà poi il Concerto del pianista Filippo Lui presso il chiostro maggiore del Museo Diocesano Francesco Gonzaga e l’inaugurazione dell’evento, alle 18,30.
È possibile visualizzare l’intero programma dell’evento sul sito www.biennaledimantova.com

Pittura – scultura – fotografia – design – videoart in un’esperienza fruitiva innovativa.
Il chiostro maggiore e numerose sale interne ospiteranno l’operato di oltre quattrocento artisti contemporanei provenienti da oltre ottanta Paesi. L’evento, di rilievo internazionale, è ideato e curato da Sandro Serradifalco con la consulenza artistica di Serena Carlino, Giacomo Cangialosi, Rino Lucia, Licia Oddo, Barbara Romeo e Leonarda Zappulla. La sezione estera è curata da Francesco Saverio Russo e Salvatore Russo. La supervisione artistica è di Paolo Levi. Ciò che si presenterà ai visitatori è uno spaccato significativo della creatività attuale, sollecitando, uno scambio culturale qualificato. La Biennale si pone l’obiettivo, infatti, di proporre narrazioni visive di artisti destinati ad essere ricordati nel tempo. Un magico scenario capace di donare al fruitore uno spaccato artistico contemporaneo con tante nuove testimonianze creative.

Lady Be, Artista Pop Internazionale, che ha deciso attraverso la sua opera in esposizione di rendere omaggio al celebre critico Vittorio Sgarbi con cui ha collaborato in diverse occasioni, da più di 10 anni, porta avanti il suo importante messaggio contro lo spreco della plastica, per sensibilizzare gli spettatori sull’importante tema dell’inquinamento marino.
La particolarità delle sue opere (definite “Mosaici Contemporanei”), infatti, è che sono realizzate interamente in plastica riciclata prevalentemente raccolta sulle spiagge d’Italia, oggetti di uso comune che tutti possono riconoscere (bambole, sorpresine e altri giocattoli, ma anche tappi, penne, bottoni, involucri di make-up, cavi elettrici e molto altro). L’artista, che ha recentemente collaborato con Disney e Legambiente, ha già portato le sue opere la sostenibilità ambientale in diversi Musei, Palazzi, Monumenti, Fondazioni, Gallerie in varie città: New York, Parigi (sulla Torre Eiffel), Amsterdam, Londra, Barcellona, Berlino, La Valletta (Malta), Düsseldorf, Bruxelles e molte altre.

Questo il pensiero di Mons. Roberto Brunelli direttore del Museo Diocesano F. Gonzaga:
“Il Museo diocesano Francesco Gonzaga è conosciuto per le tante e preziose opere di arte antica che si onora di offrire all’ammirazione dei suoi visitatori; è meno conosciuto invece per le opere del Novecento, che pure possiede in largo numero, di artisti non solo mantovani. Promuovere la conoscenza sia degli antichi sia dei contemporanei è parte delle sue normali attività, come provano, per gli antichi, la piccola mostra in corso che ruota intorno a Giulio Romano e la più articolata, in programma per il prossimo autunno, dedicata a Giuseppe Bazzani nel 250° della sua morte. E quanto ai Contemporanei, il Museo è ben lieto di ospitare questa Biennale, che per la seconda volta offre ai mantovani una così ampia panoramica sulla creatività degli artisti che, per nostra fortuna, continua ad arricchire le menti e i cuori”.

Il Museo diocesano Francesco Gonzaga ha sede nel chiostro maggiore dell’ex-monastero agostiniano di Sant’Agnese, un edificio carico di storia, in un contesto urbano che si colloca a poche decine di metri dalla Cattedrale e dal Palazzo Ducale. Al suo interno sono custodite opere di Andrea Mantegna, Correggio, Domenico Fetti, Francesco Cairo. Nelle sue sale è possibile visionare preziosi oggetti del tesoro della cattedrale di San Pietro Apostolo e della Basilica palatina di Santa Barbara oltre a un consistente numero di arazzi, ceramiche e armature.