Zago cede sull’inceneritore. Speranze per i dipendenti

MANTOVA  Un piano articolato che ribalta sostanzialmente il quadro uscito dalle precedenti conferenze di servizi è quello trasmesso l’altra sera in zona Cesarini da Pro-Gest alla Provincia, titolare del procedimento. Un piano che per la verità non tradisce le attese della vigilia, e anzi confermerebbe il nocciolo più significativo delle anticipazioni ufficiose: il nuovo stabilimento “fenice”, che sorge dalle ceneri della Burgo, non si avvarrà di un termovalorizzatore; inoltre, i livelli occupazionali saranno salvaguardati e i 25 contratti a termine il 20 novembre confermati. Dal canto suo la proprietà chiede di poter portare a regime le potenzialità degli impianti con un raddoppio di produzione, come da precedenti richieste avanzate in sede di Aia.

La pec di Villa Lagarina è arrivata alle 22 a Palazzo di Bagno con la documentazione in cui l’azienda spiega le modifiche in riduzione che intende apportare al progetto. «La modifica progettuale proposta – si legge nelle integrazioni della società – si è concentrata sulla riduzione del potenziale (ad avviso di chi scrive non significativo) impatto del profilo emissivo, prevedendo che il richiesto raddoppio della capacità produttiva della carta sia accompagnato, non solo dalle migliorie impiantistiche già previste e chiarite ulteriormente negli allegati, ma altresì dalla contestuale eliminazione dell’impianto di recupero energetico dall’assetto autorizzato e dal proposto convogliamento e utilizzo del biogas prodotto dalla sezione anaerobica del depuratore nella caldaia a recupero della centrale termoelettrica».
La Provincia nel frattempo verificherà la completezza degli elaborati. In caso di valutazione positiva, verranno concessi i 60 giorni di legge per presentare di eventuali osservazioni.
Esulta il sindaco  Mattia Palazzi sulla propria pagina Facebook: «“No inceneritore” è un motto che non serve più. Ciò che c’è da 20 anni, ora non c’è e non ci sarà più. Sono stati 4 anni di difficilissimo confronto, anche legale, con la proprietà, con la convinzione che tenere insieme ambiente salute e lavoro fosse possibile. Adesso basta paure».