Andrea Pollini, il comandante con la passione della poesia

MANTOVA  – Prima la pubblicazioni di alcuni testi su riviste specializzate di poesia, poi, com’è nella natura delle cose arriva la tanto attesa opera prima. Andrea Pollini, autore e musicista goitese, ha salutato nei giorni scorsi, con un pizzico di soddisfazione e sano orgoglio, la pubblicazione della sua prima raccolta di poesie dal titolo: “Torno lontano”. In questa esperienza letteraria, pubblicata da Bookprint Edizioni e presente in molti store online, egli ha inteso raccontare in versi la sua stagione adolescenziale.
Un cammino compiuto da un giovane studente lontano dagli affetti più cari, dalla famiglia agli amici, ma che a conti fatti si è rivelato ricco di fascino e di esperienze importanti per la propria crescita umana e sociale per taluni aspetti uniche.
Andrea Pollini per questa “avventura”, vissuta in Calabria a casa dei nonni tra i 17 e i 23 anni e che l’ha temprato come uomo ed anche come artista, non bisogna dimenticare, infatti, che insieme alla poesia lui è pure pianista e autore di canzoni, ha scelto la poesia come compagna di viaggio.
Una stagione trascorsa in un contesto straordinario sotto tutti gli aspetti dividendosi tra lo studio per ottenere la maturità e la conoscenza a tutto tondo di uno dei luoghi più caratteristici della Calabria, terra natia della madre, vale a dire la costa Ionica. Il giovane poeta goitese, che oggi ricopre un ruolo professionale di una certa responsabilità, è alla guida dell’area di Polizia Pocale del Comune di Rodigo, è giunto alla pubblicazione di questa raccolta dopo aver ottenuto consensi con le proprie poesie su varie riviste del settore.
“Sono sempre stato un appassionato cultore della poesia. – spiega Andrea Pollini – Ne ho scritte alcune che sono state pubblicate da varie riviste specializzate. Ora però ho sentito che era giunto il momento di compiere il salto di qualità. In Torno Lontano, in definitiva, trovano posto i sentimenti, le sensazioni e le emozioni che un giovane adolescente ha provato nel periodo della maturità scolastica; periodo vissuto con i nonni materni in Calabria e per la precisione nella costa Ionica”.
“L’età adolescenziale odierna – ribadisce l’autore goitese – è decisamente cambiata rispetto a quella vissuta dal sottoscritto. Allora non esistevano i social e per questo considero i fogli dei quaderni, i fogli volanti sia uno stimolo per raccontare in versi quanto sto provando dall’altro quelli che oggi, ad esempio, sono le pagine di facebook. Tornando al diario poetico, al libro; in esso sono evidenziati quegli slanci giovanili non ancora contaminati dai social”.