Bassano celebra la sua famiglia di artisti

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Mantova A raccontare le vicende della dinastia dei Dal Ponte, noti come “i Bassano”, al Museo Civico di Bassano del Grappa, sono non solo le loro opere ma le parole di Melania Mazzucco. Il tutto a creare un’inedita “mostra racconto”, in scena sino al 2 maggio, sotto la regia scientifica della Direttrice Barbara Guidi. L’epopea di questi protagonisti indiscussi della pittura del Rinascimento veneto ebbe inizio con la discesa, correva l’anno 1464, a Bassano di Jacopo di Berto, conciatore di Gallio, nell’Altopiano di Asiago. Giunto sulle rive del Brenta, Jacopo trovò dimora in Contra’ del Ponte da cui deriverà il cognome futuro della celebre famiglia di pittori. Suo figlio Francesco, poi detto il Vecchio perché primo della dinastia, cominciò ad avventurarsi nell’arte della pittura. Alchimista dilettante, cartografo e decoratore più che grande artista, Francesco dette vita a creazioni d’arte sacra che rispondevano alle richieste del mercato locale avviando un’eterogenea, attivissima bottega. Qui collaborano i figli, Giambattista e Jacopo, giovane di immenso talento che, con il suo pennello, avrebbe scritto pagine indelebili della storia dell’arte e della pittura italiana e non solo. Arte coltivata, con successo, anche dai suoi figli, fino al nipote Jacopo Apollonio che disegnava di nascosto. I loro dipinti conquistarono il mercato internazionale: grandi quadri di devozione sacra destinati alle chiese, ma anche ritratti, commoventi notturni e intense pastorali che, dalla piccola Bassano, giunsero ad arricchire le grandi collezioni reali, da quella di Rodolfo II a Praga, alla Madrid di Filippo II, giungendo fino alle Americhe. Per info: https://www.museibassano.it/it