CONCERTO DI CAPODANNO, ORMAI APPUNTAMENTO FISSO PER I MANTOVANI

MANTOVA Orchestra Sinfonica e Solisti del Conservatorio di Musica Lucio Campiani di Mantova, diretti da Carla Delfrate, sono stati ieri i protagonisti del concerto di Capodanno, diventato fortunatamente un appuntamento fisso del panorama musicale e festivo mantovano. Anche per volontà di persone come Guido Benedini, che fu anche presidente del Conservatorio, figura ricordata durante l’intervento introduttivo dall’attuale presidente del Teatro Sociale Paolo Protti. Ringraziando i presenti, l’imprenditore del settore cinematografico ha ricordato due importanti eventi accaduti nel 1822: la nascita del compositore Lucio Campiani, cui la scuola di musica è dedicata, e l’inaugurazione del Teatro Sociale, il cui compleanno sarà esattamente il 26 dicembre 2022, data da festeggiare con un grande concerto per la città. Ma l’anno sarà costellato di appuntamenti per celebrare degnamente l’importante ricorrenza.
Un cenno anche ai lavori riguardanti la struttura, partiti sempre sotto la presidenza di Benedini, con la sistemazione della prima facciata. Oggi si sta completando il rinnovo dell’ultima, affacciata su piazza Teofilo Folengo.
Poi via alle note di Cimarosa, Bottesini, Sibelius, Mozart, Strauss jr. e Debussy, con un bis di Schubert. Fa particolarmente piacere vedere sul palco tanti giovani musicisti, ben coordinati, soprattutto nei movimenti più vivaci. Un plauso va ai solisti Edoardo Dolci e Caterina Madini. Nell’orchestra presenti anche solisti del Conservatorio di Musica Francesco Antonio Bonporti di Trento e del Conservatorio Evaristo Felice Dall’Abaco di Verona. Nel salutare il pubblico e augurare un nuovo anno, Carla Delfrate ha espresso anche l’auspicio di continuare a poter suonare. L’arte e la cultura, infatti, sono nuovamente a repentaglio, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria.
La performance degli studenti del Conservatorio, accompagnati da alcuni docenti, è stata assai apprezzata dagli spettatori, tra i quali si notava anche qualche volto giovane, oggi forse la fascia d’età davvero più interessata agli aspetti culturali cittadini. Ormai il teatro non è più luogo di eleganza, questo già si è appreso da tempo, ma da sottolineare è lo stile dei musicisti, belle e belli da vedere, oltra che da udire. Con la speranza di poter portare avanti manifestazioni come questa. E di tenere aperte le porte dei teatri. Ilperf