La storia dei due killer che tentarono di incendiare il Melamara

MANTOVA Marzo 1984: Wolfgang Abel e Marco Furlan, due ragazzi veronesi di buona famiglia, vengono arrestati dopo aver tentato di dare fuoco alla discoteca Melamara di Castiglione. Sembra l’inizio di una banale storiaccia di provincia, l’incipit di una notizia in breve per la cronaca locale. Invece, indagando a ritroso, gli inquirenti si trovano di fronte a un incubo.

Questa è la storia che Gianluca Ferraris (autore per Storytel delle serie Mostri e Pallone criminale, e di numerosi gialli di successo) racconta negli otto episodi del podcast in uscita oggi – 3 novembre – su Storytel Italia, prodotto da Carlo Annese: Ludwig, con questo nome firmava le proprie azioni la coppia di serial killer più prolifica d’Italia, che per quasi sette anni, a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta, ha terrorizzato il Nord del Paese.
Omicidi che non sono mai stati raccontati e analizzati così a fondo come ora, in questa nuova serie che vede la partecipazione di chi allora c’era e fu testimone di quei fatti o li documentò: dal giudice istruttore Mario Sannite al giornalista Paolo Butturini, passando per lo scrittore Fulvio Luna Romero e di chi li ha riletti per Storytel anche alla luce di nuove evidenze e nuove metodologie di indagine.

Le vittime di Abel e Furlan erano omosessuali, tossicodipendenti, clochard, prostitute. Ma non scamparono alla mattanza anche alcuni religiosi, frequentatori di cinema a luci rosse e ancora ragazzi che semplicemente andavano in discoteca per ballare. Le armi usate erano “il ferro e il fuoco”, come nelle massime bibliche: coltelli, martelli, asce o gli incendi dolosi.
Il bilancio finale fu di 15 morti tra Veneto, Trentino, Lombardia e persino la Germania. Omicidi nei quali la ferocia criminale si intreccia al fanatismo nazista, agli enigmi degli Anni di piombo e all’intelligenza diabolica di due assassini capaci di colpire e poi sparire nel nulla, come fantasmi.