Vinicio Capossela rinnova la tradizione natalizia al Fuori Orario di Taneto di Gattatico con il doppio “Concerto delle feste per uomini e bestie – In taberna”

GATTATICO «Quest’anno ambienteremo il nostro concerto il 27 e 28 per le feste tra Natale e Capodanno, nel cuore delle 12 notti che eccedono il tempo consueto. Dunque notti “fuori orario – sine tempore”, nel locale che da più di vent’anni celebra, a partire dal nome, l’andare oltre il tempo consentito (in ammutinamento al tempo dell’Utile)».

Chi, se non Vinicio Capossela, potrebbe presentare con queste parole un doppio “Concerto delle feste per uomini e bestie”? Il maestro torna a esibirsi nell’amato Fuori Orario di Taneto di Gattatico, il noto circolo a metà strada tra Reggio Emilia e Parma, a 20 anni esatti dal suo primo concerto di Natale, datato 1999. Stavolta gli spettacoli saranno due, «In Taberna» come ama dire lui: venerdì 27 e sabato 28 dicembre 2019 alle ore 22, con apertura delle porte alle 19, ingresso senza obbligo di tessera Arci e, a seguire, danze e brindisi con dj Marco Pipitone nella notte.

I biglietti costano 25 euro per ogni serata (12 euro per i bambini fino a 12 anni) oppure 45 euro nell’abbonamento per le due serate (20 euro per gli under 12) e sono già disponibili in prevendita su TicketOne o con bonifico intestato al Fuori Orario, come indicato sul sito www.arcifuori.it; info 0522-671970, info@arcifuori.it e francob@studioelpag.it.

«Le 12 notti – spiega Vinicio Capossela – sono il non-tempo di libero accesso fra mondo dei morti e dei vivi, in cui i confini si allentano anche tra uomo e animale. Particolarmente nella data della festa dei Santi Innocenti, il 28 dicembre, che nell’evo medio era teatro di feste asinarie e dei folli, con animali in chiesa e sovvertimento dell’ordine gerarchico della società. Così, nell’anno delle “ballate per uomini e bestie”, celebreremo il fine anno come “tempo iocundum”, tempo di gioco con la sorte, in taberna. La taberna dei chierici vaganti, dei carmina burana, è il banco di fronte al quale siamo tutti uguali. Il luogo in cui si annullano le differenze sociali. Si perde tutto al gioco e si torna nudi davanti all’oste, come al creatore».

“Ballate per uomini e bestie” è il nuovo disco di inediti del cantautore emiliano-campano, un cantico per tutte le creature pubblicato lo scorso 17 maggio con 14 brani, dal primo singolo “Il povero Cristo” all’ultima traccia “La lumaca”, e vincitore della Targa Tenco 2019 come migliore album in assoluto. Le creature ibride uomo-animale seguono il Viniciotauro un po’ ovunque, dallo Sponz Fest estivo nella sua Calitri (Avellino) fino ai luoghi più perigliosi.

Nei due concerti del 27 e 28 al Fuori Orario, il tempo sarà «iocundum, ma anche renovatur – come puntualizza il colto Capossela (sì, colto in flagrante per troppi libri letti, un reato nell’Italia attuale) – il rito di dissipazione, che prelude alla rinascita, il baccanale in cui gli ultimi si fanno primi, sempre che i primi gli lascino ancora qualcosa. Noi non lasceremo niente. Dalla Taberna al Tabernacolo consumeremo tutto in due concerti che saranno uno il proseguimento dell’altro. Festa dei folli e sua vigilia, senza soluzione di continuità. Classici natalizi e canti in latino e in volgare, ballate giullaresche e jumping jive, punk medievale e Pogues».

Morale? «In tempi di dittatura della semplificazione affermiamo la sovranità del molteplice. Quando Dioniso spalanca le porte alle mille anime che ci portiamo dentro e libera il folle e l’animale che è in noi, fate spazio: arriviamo. JO’! Evviva! Exultus!».

Nella taberna di Taneto non mancheranno Franchino Bassi, organizzatore della doppia data, amico storico di Vinicio e già socio fondatore del club, e un particolarissimo dress code: sono graditi il fogliame silvestre sui copricapi e i vestimenti di sacco, adatti alla denudazione.