MANTOVA Ha chiuso in anticipo il 2022, complice una squalifica che gli ha impedito di giocare contro il Sangiuliano. L’attaccante del Mantova Davis Mensah si è gustato quella palpitante vittoria dalla tribuna del Martelli ed è pronto a ripartire alla grande, in un 2023 ricco di aspettative. Per lui e per la squadra.
Davis, subito un passo indietro al 23 dicembre: cosa ti è passato per la testa vedendo quella partita?
«Che spettacolo! Quello col Sangiuliano era un match fondamentale per noi. Perdendo avremmo passato un brutto Natale. Invece i miei compagni sono stati strepitosi e così abbiamo passato delle belle vacanze».
È stato quasi un peccato fermarsi…
«Già. Anche perchè vincere in quel modo ti dà una carica incredibile. Però siamo pronti a ripartire altrettanto forte, a caccia della seconda vittoria di fila».
Non segni dal 23 ottobre: ti manca il gol?
«Non baratterei mai un mio gol con una vittoria della squadra. L’importante è portare a casa i punti. Comunque sì, sono un attaccante ed è chiaro che vorrei segnare un po’ di più».
Te lo dice anche Corrent, vero?
«Come no! Proprio stamattina (ieri, ndr), durante l’allenamento, mi ha fatto un “cazziatone”».
Addirittura. Cos’hai combinato?
«Il mio problema è che tendo a tirare in porta solo quando vedo gli spazi giusti. Invece il mister mi incoraggia a farlo più spesso. Anche in mezzo a una selva di gambe, perchè può sempre esserci un tocco, una mezza deviazione, un errore del portiere… Insomma, dovrei essere più egoista, prendermi maggiori responsabilità. Anche a costo di sbagliare».
Domenica andrete a Novara…
«Per loro, che venivano da un punto in tre partite, la sosta sarà stata provvidenziale, mentre per noi un po’ meno. Il succo comunque è un altro: ci servono i tre punti e faremo di tutto per conquistarli».
Dove può arrivare il Mantova?
«Ci manca qualche punto, che avremmo meritato. Al momento siamo solo a +1 sui play out, quindi è lì che bisogna guardare».
Però siete anche a -3 dai play off…
«Esatto. E a quelli pensavo quando firmai per il Mantova, non certo alla salvezza».
Ci credi ancora?
«Assolutamente. Tre punti non sono tanti, e poi c’è un intero girone da disputare. Possiamo farcela».
Il feeling coi tifosi era molto scarso a inizio stagione. Come va ora?
«Per fortuna tanti non sanno che sono veronese anch’io (è nato a Bussolengo, ndr), altrimenti chissà quante me ne avrebbero dette (ride)… Battute a parte, il tifoso paga il biglietto e ha tutto il diritto di criticare se le cose non vanno bene. Sta a noi fargli cambiare idea. Ci stiamo provando».
Siete sulla buona strada?
«Percepisco un ambiente diverso rispetto all’inizio, e parlo a livello generale. La squadra è migliorata, ed anche a livello di strutture il presidente e la società non ci fanno mancare niente. C’è tutto per far bene. Manca solo un piccolo passo per… esplodere. Ma penso che con due vittorie di fila possiamo far scattare la scintilla».
Cosa chiedi al 2023, calcisticamente parlando?
«Di fare più gol possibile e aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo».
Ovvero?
«Per me i play off».