Bimbo di due mesi morto in casa: l’autopsia non chiarisce le cause

MANTOVA È stata eseguita ieri pomeriggio l’autopsia sulla salma del bimbo di due mesi e mezzo trovato morto nella culla dalla sua mamma venerdì scorso. Secondo quanto emerso durante l’esame autoptico eseguito dalla dottoressa  Elisa Vermiglio della Medicina Legale di Verona, il piccolo sarebbe deceduto per cause naturali non meglio determinabili e che sarebbero comunque riconducibili alla grave prematurità con cui era stato partorito. Il bimbo, infatti, era nato alla 27esima settimana di gravidanza alla fine di novembre dello scorso anno all’ospedale Carlo Poma di Mantova, da dove era stato poi comunque dimesso insieme alla madre, una donna di nazionalità indiana. Da allora non ci sarebbero state altre complicazioni fino a venerdì scorso, quando il piccolo era stato trovato senza vita in casa. Una delle ipotesi più accreditate sulle cause del decesso era stata quella di una caso di Sids, la cosiddetta “morte in culla” che l’autopsia disposta dalla procura di Mantova non ha né confermato né smentito.