OLTRE PO’ Una felice sinergia tra due consorzi di bonifica per riuscire a realizzare un’opera importante – finanziata per oltre 8 milioni di euro – ma proprio per questo difficile da portare a compimento in tempi brevi per il fabbisogno di maestranze necessarie: questo il senso dell convenzione siglata dai consorzi di bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po e Garda Chiesa e riguardante la progettazione per il successivo appalto dei lavori di delocalizzazione dell’antico impianto idrovoro di Revere, lesionato dal terremoto e non riparabile a meno di opere eccessivamente onerose ed impattanti, ubicato a Moglia di Sermide e Felonica: «Abbiamo dovuto scegliere fra un rafforzamento di personale o cercare collaborazioni esterne – ha spiegato la presidente del Terre dei Gonzaga Ada Giorgi – il rischio di ingigantire la struttura nella fase di ricostruzione post terremoto e poi non avere le finanze per il suo mantenimento, a meno di importanti aumenti di contribuenza, ci ha convinto già da tempo di instaurare collaborazioni con i consorzi vicini. È un sistema in cui credo: dal terremoto ad oggi ho sottoscritto convenzioni con altri consorzi: Emilia Centrale, Burana, Navarolo, ed ora Garda Chiese». Garda chiese che, nella persona del presidente Gianlugi Zani, si è detto soddisfatto per «un segnale di collaborazione tra enti che gratifica le professionalità dei nostri tecnici e sicuramente semplifica l’iter da seguire». Il direttore del Terre dei Gonzaga, Raffaele Monica, ha ricordato che «stiamo gestendo, dal terremoto ad oggi, una cifra di quasi 40 milioni di Euro suddivisi in numerosi appalti, per ripristinare gli immobili lesionati, oltre ovviamente all’ordinarietà come tutte le bonifiche; per l’attività oggetto di convenzione, la collaborazione esterna sarà comunque guidata e supportata in sinergia con i funzionari consortili, in modo da agevolare in futuro l’esercizio e la manutenzione dell’opera».