VILLIMPENTA – Un colpo in cantiere probabilmente da tempo quello messo a segno qualche sera fa a Villimpenta: bersaglio dei ladri è stata la casa padronale del ‘500 situata all’inizio di Bassa, da mesi incustodita giacché le proprietarie risiedono a Mantova e vi soggiornano solamente durante il periodo estivo.
Approfittando della vegetazione rigogliosa e in certi tratti al limite dell’impervio che attornia praticamente l’intera proprietà, i malviventi si sono introdotti nell’abitazione dopo essersi creati un varco nella rete di recinzione che dà sulla strada; quindi hanno raggiunto il retro dell’immobile, ma non trovando accessi “comodi” hanno pensato di mettersi a tagliare con una smerigliatrice a batteria l’imponente inferriata posta a protezione della finestra a lato della porta. Un blitz programmato nei dettagli che lascia pensare a una incursione preparatoria dei responsabili prima di entrare in azione a colpo sicuro, con la convinzione di trovare denaro od oggetti preziosi. Ne è conferma la foga con cui dai cassetti della credenza e di una cassapanca hanno cominciato a gettare indumenti e oggetti ovunque, sfoderando uno sfregio delle cose su cui ogni ulteriore considerazione apparirebbe persino superflua. Il “setaccio” non ha però portato ai risultati che i “topi” pensavano, tanto che dopo aver rovistato nelle varie stanze, sono risgattaiolati fuori dalla finestra, hanno riattraversato il giardino e sono penetrati nel camerone, dal quale hanno trafugato alcuni attrezzi. Informata da un vicino di casa, la proprietaria è partita da Mantova e in tarda mattina ha raggiunto Villimpenta per capire l’entità dei danni subiti. La donna ha subito avvertito il 112 e lunedì procederà a formalizzare la denuncia. «Erano già venuti in passato a farci visita, rubando persino dei mobili. Francamente non pensavamo potessero tornare, ma purtroppo ormai siamo in balia della delinquenza», è stato il suo sfogo. L’invito della forze dell’ordine rivolto ai cittadini è sempre quello di prestare attenzione e segnalare eventuali presenze sospette, soprattutto in orario notturno.
Matteo Vincenzi