Castelbelforte, la 13enne aggredita è stata operata alla mano, sta meglio

CASTELBELFORTE – Una vicenda che ha lasciato l’intera comunità di Castelbelforte esterrefatta. Da sabato pomeriggio in paese non si parla d’altro, di come sia stato possibile che due ragazzine di terza media possano essersi spinte a tanto: aggredire una coetanea di 13 anni, prima pestandola e poi colpendola ripetutamente al viso e al corpo con un paio di forbici da sarta. L’adolescente, che ieri mattina è stata operata al tendine della mano destra leso dalle forbiciate, ora starebbe meglio. È fuori pericolo, cosciente ma ancora traumatizzata. L’intervento chirurgico è stato eseguito nell’ospedale veronese di Borgo Trento, dove sabato la giovane era stata trasportata dall’elisoccorso. In questi tre giorni di agonia mamma e papà si sono dati il cambio giorno e notte per assistere la figlia all’ospedale. Ad evitare il peggio, ovvero che le lame delle forbici potessero trafiggere anche gli occhi e il collo della ragazzina, è stata Annalisa, una residente del luogo. stava rientrando dalla casa del fratello dove si era recata per prendere della legna da ardere, quando improvvisamente aveva udito le grida d’aiuto della ragazza provenire dai vicini giardini pubblici posti all’angolo con via Oskar Schindler. «Aiutami, sto morendo». Non ha esitato un attimo, prima mettendosi ad urlare e poi sferrando un calcio a colei che la stava percuotendo, gesto che ha costretto anche la complice che la teneva immobilizzata a lasciarla. A quel punto ha chiamato il 118 con l’aiuto del figlio, attendendo l’arrivo dei soccorritori e dei carabinieri. Tra i primi a giungere sul posto il padre della ragazza e il sindaco Massimiliano Gazzani, cui è toccata l’incombenza di smorzare i commenti e soprattutto i toni di un certo tenore, postando un accorato appello sui social: «Il grave episodio di violenza giovanile che ha scosso la nostra comunità ha richiamato l’attenzione mediatica di tutte le testate giornalistiche e radio-televisive locali e nazionali. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori uscite sul nostro territorio di vari format televisivi. Nel ritenere legittimo e utile una corretta informazione di fatti ed accadimenti anche sconcertanti come questo che ha destabilizzato la serenità di Castelbelforte e reso nel dolore e nella disperazione tre famiglie, l’amministrazione comunale in sintonia con l’istituzione scolastica e parrocchiale ritiene opportuno trasferire un messaggio di serenità e adoperarsi per un rapido ripristino di un clima di quiete; in particolar modo non far gravare sui giovani ragazzi delle nostre scuole, timori, ansie e preoccupazioni scaturite da un folle gesto, su cui saranno i carabinieri e la Procura dei Minori di Brescia a far luce». Da qui l’invito a tutti i genitori degli alunni delle scuole ad accompagnare i figli a scuola. «Vogliamo che quanto accaduto diventi presto un brutto ricordo, ma serve davvero l’aiuto di tutti, anche nei gesti più piccoli. È il momento di rasserenare il clima, della moderazione». Ieri, però, qualche troupe televisiva ha tentato di entrare nelle scuole, cosa che ha costretto sindaco e dirigenza scolastica a rivolgersi ai carabinieri. L’ultima riflessione di Gazzani è su come i social e l’uso smodato dei telefonini siano talmente entrati nella mente delle persone, soprattutto dei giovanissimi, stravolgendone equilibri e priorità. «Contenitori dai quali passa di tutto, parole e immagini fuorvianti e negative, spesso anche violente, che purtroppo hanno contribuito al declino della nostra società e a rendere le persone dipendenti. Con questo non voglio dire che vi sia una stretta correlazione con quanto avvenuto, ma credo che l’Autorità dovrebbe imporre delle regole più stringenti a queste piattaforme al fine di evitarne la dipendenza».

Matteo Vincenzi