Elettricista di un’azienda bloccato nella zona di guerra etiope

CASALOLDO – Sono ore di ansia per  Cristiano Frati, dipendente di un’azienda di Castiglione che al momento si trova bloccato nel Tigray, zona dell’Etiopia nella quale da una decina di giorni sono in corso violenti scontri tra il governo e le forze del Tigray people’s liberation front (Fronte di liberazione del popopolo del Tigrè).
Frati, residente a Casaloldo e padre di quattro figli, è infatti dipendente della Gr Impianti, ditta di Castiglione delle Stiviere specializzata nel settore elettrico. La ditta castiglionese al momento si trova in Etiopia dove strarebbe lavorando per conto di un’impianto di Calzedonia.
Dallo scorso 4 novembre infatti sono iniziati violenti scontri tra le forze del Fronte di liberazione e il governo, mai riconosciuto dalle forze di liberazione.
La Farnesina sta lavorando per risolvere la situazione, della quale è stato informato anche il parlamentare mantovano  Andrea Dara. Al momento la situazione nel Tigray non è delle più rosee, anzi. Attraverso l’unità di crisi e l’ambasciata ad Addis Abeba, la Farnesina sta seguendo con la massima attenzione le evoluzioni in Etiopia e nella regione del Tigray e tramite l’unità di crisi è in contatto con il responsabile della sicurezza di Calzedonia.
Spiega la Farnesina: “Il governo etiopico ha al momento sospeso la linea telefonica e la rete internet in Tigray. La situazione è degenerata quando unitaà del Tigray people’s liberation front, che rispondono alla leadership tigrina, hanno attaccato una base delle forze armate etiopiche situata nella regione del Tigray. Il PM Abyi ha dichiarato che il TPLF ha oltrepassato la “linea rossa” , evidenziando come il Governo federale abbia ordinato alle forze armate di ripristinare la stabilità nella regione del Tigray. La situazione appare al momento molto fluida e si inserisce in un contesto di forte innalzamento del livello dello scontro politico tra il Governo Federale e la leadership tigrina. Si raccomanda ai connazionali ivi presenti di limitare gli spostamenti allo stretto necessario e di adoperare massima cautela”.