“Guardie alle Rems? Non si può” Stradoni stronca la polemica

CASTIGLIONE – Che le Rems possano venire dotate di un corpo di vigilanza, il direttore dell’Asst  Raffaello Stradoni lo esclude a priori: «È illegale e proprio non si piò», spiega il dirigente della struttura ospedaliera che fa capo al Poma. Ma da parte di Stradoni arriva anche un invito al dialogo nei confronti del sindacato Nursind, che ieri ha depositato in Procura un esposto sulle condizioni lavorative nelle Rems.
«Spiace che il sindacato, che a Mantova è nato solo da alcuni mesi – afferma Stradoni – sia partito con questo piede, ovvero presentando un esposto in Procura. Stiamo dialogando con tutti i sindacati e stiamo cercando soluzioni ai problemi che ci vengono sottoposti. Ma la situazione è delicata e per risolvere tutte queste questioni ci vuole un po’ di pazienza».
Secondo il direttore dell’Asst quella che potrebbe essere la soluzione ad un gran numero di problemi tra quelli che vengono segnalati, consiste nella vera e propria realizzazione delle Rems. Lavori che dovrebbero partire a breve, ma il cui iter è stato bloccato dal ricorso di una delle ditte partecipanti al bando regionale. «Mi risulta però – spiega Stradoni – che il ricorso al Tar sia stato respinto e quindi ora la procedura dovrebbe essere a buon punto».
Secondo Stradoni però gli interventi non mancano: «Nel corso degli ultimi tempi abbiamo aumentato i dispositivi di controllo lungo il perimetro della struttura e sono stati eseguiti alcuni interventi che vanno a limitare le possibilità di fuga da parte dei pazienti. Inoltre è appena stato appaltato l’intervento di realizzazione delle cosiddette “camere morbide”, che dovrebbe partire a breve. In ogni caso – sottolinea con forza Stradoni – l’ipotesi di guardie giurate o vigilantes proprio non esiste: sarebbe illegale. Gli ospiti delle Rems sono pazienti affetti da patologie psichiatriche e di certo non si può intervenire con la forza. Anche nel giro di breve incontreremo di nuovo la dirigenza delle Rems. Alcuni problemi ci sono ma vanno affrontati e risolti un passo alla volta con il dialogo, che stiamo avendo con tutti. Partire con un esposto in Procura è una mossa che non mi aspettavo, anche perché stiamo facendo passi avanti».
Il sindacato Nursind infatti martedì ha depositato in Procura un esposto con il quale relazione sulle condizioni lavorative nella struttura alla Ghisiola. La richiesta del sindacato è di aumentare la sicurezza a seguito di ripetuti episodi di minacce e aggressioni da parte di alcuni pazienti ai danni di altri pazienti e del personale sanitario. Intanto prosegue il tavolo tecnico tra sindacati e Asst: il prossimo incontro è fissato per il 22 giugno.