Il Parmigiano-Reggiano come attrazione turistica

PEGOGNAGA Il Parmigiano Reggiano prodotto d’eccellenza, ma anche elemento di attrazione turistica. Nella pratica lo definisce così addirittura una nuova legge approvata dal Parlamento Europeo appena pochi giorni fa «La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola mi annunciava che è diventata legge l’altro giorno la nuova normativa circa le indicazioni geografiche su Dop e Igp – spiega . Nicola Bertinelli presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – Tra tutte ne è stata indicata solo una: il Parmigiano Reggiano. Tra le possibilità che questa norma dà è potersi occupare di turismo legato appunto alle indicazioni geografiche. Cioè il Consorzio può diventare organo che coordina promuove gestisce il turismo d’indicazione geografica. Importante perché oggi un turista straniero ogni tre viene in Italia per l’introduzione dell’enogastronomia. Manifestazioni come la Rassegna dei Caseifici del Parmigiano Reggiano dell’Oltrepò Mantovano, che inauguriamo a Pegognaga, ha valore oltre quello qualitativo curato da produttori e filiera, anche per la capacità d’attrarre sul territorio chi è interessato ad esperienze agroalimentari. Con ciò voi mantovani avete una strada spianata. Oggi è punto di partenza che deve divenire eredità e cultura di questo territorio. Questa è la potenza dell’azione collettiva».
Inevitabili soddisfazione ed orgoglio del sindaco Matteo Zilocchi («un evento con ricadute economiche culturali sociali per tutto il territorio», ha spiegato)anche in qualità di vicepresidente del Consorzio Oltrepò Mantovano espressi all’inaugurazione della Rassegna a Villa Angeli, a cui hanno partecipato il presidente della Provincia Carlo Bottani, i sindaci di Gonzaga, Suzzara, Moglia, San Giovanni del Dosso, Felonica, molti operatori, imprenditori agrozootecnici.
Tra gli intervenuti anche Carmelita Trentini, direttrice del Consorzio Oltrepò Mantovano che ha confermato il lavoro del consorzio d’area per «portare fondi all’Area Vasta del nostro territorio con iniziative progetti e altre operatività nel settore agricolo finalizzati a sostenibilità e cambiamenti climatici, affinché la nostra area già individuata dalla Regione come area interna, possa avere e mantenere popolazione, attività economiche ed elementi di sostenibilità», quello di Alessandro Gandolfi, della Cooperativa San Lorenzo, di Elisa Ferrari, di Tea e di Fabio Perini, di Confcooperative.
Riccardo Lonardi