La chiesa a tempo di record. Tra un anno restauri finiti (forse)

BONDENO (Gonzaga)Avrebbero dovuto durare alcuni anni. Ma, se tutto andrà per il verso giusto, i lavori di restauro della chiesa di Bondeno, fortemente danneggiata dal terremoto del 2012, dovrebbero concludersi nel giro di un anno, con conseguente inaugurazione del rinnovato e sistemato luogo di culto della frazione di Gonzaga. L’annuncio è stato dato ieri dai tecnici della Diocesi di Mantova, presenti all’inaugurazione dell’oratorio e della canonica di Bondeno, i cui lavori di restauro e rifacimento post-sisma si sono appena conclusi.
Insomma, lavori a tempo di record sulla chiesa bondenese, chiusa e imbragata dalle impalcature da maggio 2012, quando il sisma fece tremare buona parte della Bassa.
Ieri, intanto, sono stati inaugurati l’oratorio e la canonica della piccola frazione di Gonzaga. All’evento erano presenti il parroco  don Luigi Righettini, il sindaco  Elisabetta Galeotti, l’ex sindaco  Claudio Terzi (che visse in pieno i giorni del terremoto 2012), il commissario per il sisma e deputato  Anna Lisa Baroni, la consigliera regionale nonché ex sindaco di Gonzaga  Antonella Forattini, il vescovo  Marco Busca, il cancelliere vescovile Claudio Giacobbi, il progettista della Diocesi architetto  Alessandro Campera e la coordinatrice del progetto ingegner Sarah Trussardi.
Emozione, quindi, per il ritorno alla vita di parte del complesso ecclesiastico di Bondeno, che ormai quasi otto anni fa subì gravi danni a causa del sisma.
Sia la canonica che l’oratorio hanno visto pesanti rimaneggiamenti. Tutta la struttura è basata sulla concezione e sulla struttura del portico, tanto che al complesso immobile si è pensato di dare il nome di “E stoà”, che in greco significa appunto “portico”. Che, come spiegato dal parroco don Righettini, è un luogo di aggregazione e, nella vita di Gesù e nel corso della propria predicazione, ricoprì un ruolo molto importante.
Il nuovo complesso è costato circa 2 milioni di euro: un milione e 600mila euro provenienti dai fondi post sisma e la restante somma invece dalla Diocesi di Mantova. In tutto sono presenti la canonica, tre locali commerciali, quattro abitazioni, spazi per lo studio, sala riunioni con videoproiettore, aree a portico coperto e un deposito per la canonica.