L’antenna telefonica di Eremo non può essere rimossa, lo dice la legge

Eremo (Curtatone) – L’antenna telefonica sorta al confine tra Eremo e Mantova, che tanto aveva fatto infuriare i cittadini, è un’opera di urbanizzazione primaria ed in quanto tale non può essere ostacolata. Intanto il Comune di Curtatone, che già si era attivato per dare risposta alle preoccupazioni dei cittadini, sta verificando il corretto iter dei lavori. Un’antenna telefonica 4G della società Wind Tre si erge all’incrocio tra via dei Toscani e strada Eremo, in prossimità delle abitazioni e di cosiddetti bersagli sensibili quali la scuola dell’infanzia “G. Biffi”, il nido comunale “La Filastrocca” e la Rsa Unità Geriatrica Riabilitativa. Proprio la vicinanza a queste strutture ad alle abitazioni aveva messo in allarme i residenti che sin dai primi segnali del cantiere erano stati insospettiti da quella strana costruzione poi rivelatasi un’antenna telefonica. Preoccupazioni che avevano trovato spazio anche sui social dove in molti chiedevano spiegazioni invocando l’intervento del Comune di Curtatone. Amministrazione che subito si era messa in moto per verificare la correttezza dei lavori. Aspetto, questo, che ha portato ad un confronto non solo con il Comune di Mantova – dove sorge l’antenna, appena dopo il confine con Eremo – e le normative attualmente vigenti in materia. Cavilli per i quali è necessario illustrare il contesto normativo nel quale sono gestite le autorizzazioni alla realizzazione di impianti di telecomunicazione, un quadro normativo che ha subìto in poco tempo numerose modifiche in seguito all’emanazione di norme, anche controverse, tali da indurre alcune regioni, tra le quali la Lombardia, a presentare ricorso alla Corte Costituzionale. Tra le sentenze emesse dalla Corte, è stata pertanto stabilita l’illegittimità dell’art. 3, comma 12 della Legge Regionale n. 4/2002, che vietava l’installazione di impianti di telecomunicazione e radiotelevisione entro 75 metri dai bersagli sensibili. Con tale disposizione si ritiene, infatti, che Regione Lombardia abbia invaso l’ambito di competenza statale della tutela dell’ambiente e della salute attraverso l’indicazione di principi – distanza tra luoghi di emissione e luoghi di immissione – diversi da quelli fissati dalla normativa statale (limiti di emissione nei luoghi protetti).
Il Comune di Curtatone, inoltre, contattato quello di Mantova, segnalava la presenza di punti sensibili nell’area in questione chiedendo di essere aggiornato sugli sviluppi dell’iter e dei lavori stessi, nonchè la presenza di un’altra antenna a poche centinaia di metri dall’area di interessamento. Inizio lavori di cui, invece, Corte Spagnola è stata avvisata dai cittadini: da lì un nuovo confronto con Mantova e le verifiche sul corretto inizio dei lavori.