L’onda del Chiese: timori per la piena nell’Asolano

ASOLA  Dopo due giorni di timori e operatori in azione, fortunatamente l’ondata di piena del Chiese è passata ieri sera tra le 19 e le 20 senza creare particolari danni e problemi agli argini. L’apprensione era tanta soprattutto perché le forti piogge cadute negli ultimi giorni sul Nord Italia avevano provocato un notevole innalzamento del livello del Chiese, con l’acqua che poco più a monte di Asola era uscita dal letto del fiume e aveva allagato in diversi punti alcuni campi. Anche il Parco del Chiese e le sue strutture si sono completamene allagate nelle ultime ore a causa dell’innalzamento repentino del fiume già esondato da più parti in territorio Bresciano.
Per evitare situazioni spiacevoli, l’amministrazione comunale aveva previsto il fenomeno e già da martedì aveva vietato l’ingresso nel parco con un’apposita ordinanza che stabiliva anche la chiusura del tratto della ciclabile che dalla Casa della Musica che sorge proprio all’interno del Parco del Chiese conduce fino alla località La Chiusa, a seguito dello smottamento di parte della pista ciclabile stessa a causa delle copiose piogge cadute nei giorni scorsi.
«Da giovedì mattina – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Luciano Carminati – con la protezione civile, i vigili del fuoco, la polizia municipale e i carabinieri, stiamo monitorando minuto per minuto la situazione del Chiese che nella giornata di venerdì è risultata essere stazionaria. Il fiume non ha esondato ma a causa della copiosa pioggia caduta in modo incessante negli ultimi giorni si sono verificati alcuni allagamenti nel villaggio Enel nell’area del destra Chiese, in alcune cantine e autorimesse di abitazioni nelle vicinanze dei canali Cacciabella e Palpice. Diverse sono state le chiamate alla sala operativa dei vigili del fuoco con le problematiche risolte con l’impiego di pompe idrovore».