MANTOVA – Agricoltura annientata, disagi a non finire per tante abitazioni private e, non ultimo, la consapevolezza di avere un territorio fragile in caso di precipitazioni eccezionali come quella di giovedì pomeriggio, quando il cielo ha riversato in 4 ore ben 15 centimetri di pioggia: l’Oltrepò – il territorio più martoriato dal maltempo – ma anche tutta la provincia, hanno fatto i conti ieri con le conseguenze del maltempo e da ieri appunto è iniziata anche la conta dei danni.
Il bilancio più spietato è quello che riguarda il settore agricolo, con molti campi sommersi d’acqua: prati e mais appena seminati, frumento coricato e sotto diversi centimetri di acqua, zucche appena nate, meloni: «Se l’acqua si ritirerà velocemente potremo evitare l’asfissia radicale delle colture – spiega l’agricoltore quistellese Lorenzo Calciolari – In caso contrario dovremo seminare di nuovo, ove possibile, mentre per i cereali autunno vernini si corre il rischio di sviluppare malattie fungine come ruggini e fusarium». I rilievi di Calciolari e di altri imprenditori agricoli sono stati raccolti da Coldiretti Mantova che sta procedendo a una stima dei danni: come ha aggiunto un altro imprenditore quistellese, Mauro Piva, le preoccupazioni sono legate anche alla fienagione, indispensabile per il settore zootecnico, mentre, spostandoci nell’Alto Mantovano, Giuseppe Groppelli ha evidenziato le preoccupazioni per il mais e per le viti, oltre a sottolineare l’effetto collaterale del maltempo sulle prenotazioni per gli agriturismi, che rischiano di crollare proprio per le preoccupazioni legate alle previsioni meteo.