Marmirolo – L’azienda Tirelli raddoppia: il nuovo impianto a impatto zero

Marmirolo In un periodo di certo non facile per l’economia, c’è anche chi investe e, in prospettiva, progetta un ampliamento non solo concreto dei propri spazi di insediamento, ma anche della produzione. È il caso dell’azienda Tirelli, che attualmente ha la propria sede a Porto Mantovano e che, nel corso dei prossimi mesi, si sposterà nella vicina Marmirolo.
Sì perché l’azienda, che produce packaging per i prodotti cosmetici e fa parte del gruppo Arol, da alcune settimane ha dato il via ad un imponente lavoro di recupero e trasformazione di un’azienda chiusa ormai da una quindicina d’anni dove, nel giro di due tranche, conta di spostare tutta la propria attività: un primo momento entro la fine dell’anno, e la seconda tranche invece verso marzo.
La società di Porto ha infatti acquistato quello che dall’inizio degli anni ‘70 è stato lo stabilimento del Pastificio Mantovano, che nel corso del tempo ha poi cambiato un paio di volte sia proprietà che denominazione. Da alcune settimane gli operatori stanno ora lavorando nella grande area dell’ex pastificio con l’obiettivo di demolire gran parte degli stabili di cui era composta l’azienda, che ha chiuso una decina di anni fa.
Dell’attuale immobile rimarrà solamente la parte in cemento armato, mentre tutte le restanti porzioni verranno demolite e sostituite dalla nuova sede della Tirelli.
Nuova sede che, come spiega l’amministratore delegato  Roberto Tirelli, sarà assolutamente innovativa e realizzata con criteri e tecnologie di ultima concezione. Basti pensare che l’azienda sarà ad impatto zero: alimentata dai pannelli solari, raffrescata e riscaldata con un complicato ed innovativo sistema di ricircolo dell’aria con tanto di sensori e di misurazione dei livelli di ossigeno negli ambienti.
L’attuale sede di Porto Mantovano infatti si estende su una superficie di circa 2mila metri quadri, mentre la nuova sede misurerà circa il doppio. Tale ampliamento perché, come spiega Tirelli, gli spazi della sede di Porto sono ormai troppo risicati.
Con la nuova sede, nel corso del tempo, arriveranno anche nuovi macchinari e il gruppo punta ad aumentare la produzione, lanciando la sfida verso l’estero. Nuovi dipendenti, pure. Nel corso degli ultimi mesi ne sono stati assunti una decina, attualmente in fase di apprendimento delle strategie aziendali.
«Puntiamo ad un ampliamento sia concreto che come produzione – conferma l’amministratore delegato – al quale stiamo lavorando ormai da oltre un anno affinché tutto fili via liscio». Soddisfatto anche il sindaco  Paolo Galeotti, che vede l’arrivo sul territorio comunale di una nuova realtà impenditoriale e, allo stesso tempo, anche il recupero di un’area produttiva in disuso da oltre un decennio.