Pirossina, Comune in campo: esproprio e riqualificazione

Uno scorcio dell'ex cava Pirossina
Uno scorcio dell'ex cava Pirossina

Castiglione Il Comune taglia la testa al toro: progetto di riqualificazione e acquisizione, tramite esproprio, dell’ex cava di ghiaia Pirossina. Soluzione, questa, con la quale l’ente locale punta a chiudere una volta per tutte e in modo definitivo la lunghissima partita legata alla grande area al confine tra Castiglione e Medole.
Solamente alcuni giorni fa infatti il Comune ha dato incarico ad uno studio specializzato di predisporre un progetto preliminare di riqualificazione di tutta l’area. Progetto che, oltre a mettere su carta le intenzioni concrete dell’amministrazione comunale nei confronti dell’ex cava di ghiaia, servirà, sempre al Comune, per procedere con l’esproprio per finalità pubbliche che l’ente locale ha in animo di realizzare.
Come spiega il sindaco  Enrico Volpi, il progetto consiste nella ripiantumazione di buona parte dell’area e nella successiva creazione di una zona dedicata a feste e manifestazioni che necessitino di grandi spazi – come possono essere, ad esempio, le iniziative organizzate dall’associazione GruGro. Prima di qualsiasi tipo di intervento concreto sull’area, in ogni caso, sarà necessaria anche la stesura di uno strato di circa un metro di terreno fertile, considerato che al momento l’area della Pirossina non sarebbe adatta a ricevere una piantumazione e una riqualificazione.
Sulla scorta del progetto, dunque, il Comune intende acquisire tutta l’area – circa 100mila metri quadri – tramite esproprio per pubblica utilità. Potrebbe trattarsi di una procedura piuttosto lunga e non priva di insidie. Proprio per questo motivo il Comune, oltre a mettere a disposizione della “causa” fondi dalle proprie casse, avrà nella disponibilità anche fondi da parte di aziende della zona interessate a scongiurare il pericolo discarica. Non solo. Il Comune è intenzionato anche ad accendere un mutuo e chiederà anche ai Comuni vicini – come Medole e Guidizzolo piuttosto che Castel Goffredo – se siano disponibili a mettere sul piatto una somma per chiudere la questione legata alla Pirossina.
«È vero che in Regione sono stati depositati i progetti per una vasca di laminazione e invaso per le acque meteoriche – spiega Volpi – ma è vero anche che la questione sta andando molto per le lunghe e siamo preoccupati, oltre ad avere fretta di chiudere la questione e sconguirare qualsiasi pericolo che alla Pirossina venga realizzata una discarica di rifiuti. Abbiamo deciso di procedere in modo autonomo: sarà un percorso lungo e di certo non facile, che però ci porterà a risolvere il problema e a chiudere la partita legata all’ex cava una volta per tutte».