Ponte di San Benedetto: per la Provincia serve una gara d’appalto le rampe. Toto: così si torna indietro di un anno

SAN BENEDETTO PO   Svolta nella questione del ponte di San Benedetto: ieri la Provincia ha annunciato che per la parte in golena si andrà a gara. Nessun accordo, dunque, o contratto con Toto Costruzioni anche perché la Provincia ha ribadito che, sentita la Regione e i consulenti legali, non è possibile fare un affidamento diretto a un’azienda per determinati importi. Si va dunque, entro sei mesi, alla realizzazione di una viabilità provvisoria che sfrutterà il nuovo ponte in alveo, anch’esso in posizione provvisoria.
L’ultimo incontro tra le parti ha dunque prodotto quanto già preannunciato dal nostro giornale ed è evidente che, alla luce delle posizioni espresse nelle scorse settimane, non era possibile trovare un accordo: la Provincia ha così deciso che per il completamento del ponte in alveo dovranno essere realizzate un raccordo tra la rampa che conduce al ponte dal lato di Bagnolo, e il nuovo tratto in alveo, e una passerella che dal nuovo tratto in alveo conduce all’attuale tratto golenale. Una soluzione progettuale, fanno sapere dalla Provincia, che impedirebbe la temuta chiusura per cento giorni e consentirebbe di avere una viabilità provvisoria in totale sicurezza, consentendo altresì di potere avviare una gara per l’appalto del nuovo tratto golenale senza fare affidi diretti e rispettando le norme sulla concorrenza. Una decisione che faceva parte delle due possibili messe in campo dalla Provincia in occasione dell’assemblea pubblica che il presidente Carlo Bottani aveva tenuto il 6 maggio scorso a San Benedetto.

Sull’altro fronte Toto Costruzioni Generali esprime il proprio disappunto sull’esito della ormai annosa vicenda che riguarda l’affidamento per i lavori del tratto golenale del nuovo Ponte di San Benedetto: «Ci eravamo resi disponibili a trovare una soluzione che consentisse di poter mantenere l’importo dei nuovi lavori al di sotto del 50% del valore dell’opera iniziale, così come richiesto dalla Provincia, tanto che nei giorni immediatamente successivi ha prodotto una proposta tecnico-economica rispondente alle esigenze della Provincia – si legge in una nota dell’azienda – Tutto questo nonostante Toto ritenga che, come spiegato presso le sedi competenti, vi sia la possibilità, ma forse non la volontà, di applicare il dettato dell’art. 63 del Dlgs 50/2016, che prevede la possibilità di affidare comunque i nuovi lavori senza limitazione di importo, fronteggiando così l’incremento dovuto alla lievitazione dei costi ed imposto per legge. Ora questa decisione della Provincia che, di fatto, ci riporta allo scorso settembre, per di più riaffidandoci lavori che erano stati stralciati, mettendo in discussione quanto deliberato dal Collegio Consuntivo Tecnico e che rischia di far lievitare i costi dell’opera».
Toto ha inoltre ricordato che le pile del tratto in alveo attuali sono provvisorie e per questo motivo occorre traslare il ponte in posizione definitiva entro 24 mesi dal varo, che è stato ultimato lo scorso 6 febbraio.