Ponte, lavori chiusi nel 2026? Il by-pass slitta a gennaio

SN BENEDETTO Ponte di San Benedetto completato nel 2026? Questa la stima che è stata fatta ieri dal ministro per le infrastrutture e i trasporti Matteo Salvini, che in una nota ha confermato che il Governo farà tutto il possibile per ridurre le tempistiche per la realizzazione del tratto golenale. A partire da un emendamento che sarà presentato dal senatore mantovano Andrea Paganella , Nel frattempo lo stesso ministro ha ribadito che i lavori del by-pass sono partiti in ritardo rispetto a quanto la ditta appaltatrice aveva comunicato al Ministero e che quindi, essendo della durata di nove mesi, si concluderanno a inizio 2024.
Ma mentre la realizzazione del by-pass va avanti, sia pure all’insegna del “pianino adagino”, la priorità del Governo è quella di accelerare sul tratto golenale: nella sua nota Salvini precisa che «per la realizzazione del tratto golenale occorre procedere ad un affidamento separato rispetto ai lavori del by-pass anche in osservanza del parere espresso dall’Anac a novembre 2022. La Provincia di Mantova sta già espletando le attività finalizzate all’affidamento dei lavori per l’esecuzione della tratta in golena. E proprio seguendo lo sforzo congiunto di Ministero, Regione e Provincia, il senatore Andrea Paganella presenterà un emendamento in sede di conversione del decreto-legge n. 104 del 2023 al fine di ridurre quanto più possibile la tempistica per la redazione dei progetti e per la realizzazione dei lavori del tratto golenale, che consentirà un risparmio dei tempi previsti fino a due anni. Secondo le attuali stime la nuova tratta potrebbe entrare in esercizio entro il 2026».
Salvini non risparmia, dopo avere ricordato che le risorse ci sono e che i ritardi del by-pass sono imputabili solo alla ditta costruttrice, una frecciata al centrosinistra: «Apprezzo che l’attuale opposizione solleciti la felice soluzione della vicenda, nonostante abbia gestito per quasi un decennio il Mit e abbia occupato ruolo di governo nazionale – chiosa – È la dimostrazione che chi ha fallito ieri, oggi vede in Salvini l’unica speranza per scrivere la parola fine a una vicenda complessa».