“Problemi e poco rispetto” Il sindacato Cobas insorge, sciopero alla Barilla

CASTIGLIONE – Castiglione Scatta lo stato di agitazione alla Barilla di Castiglione, indetto ieri dal sindacato Cobas lavoro privato che chiede risposte e interventi risolutivi nei confronti di una serie di problemi per le quali, sostiene la sigla sindacale, sono attese risposte da un anno.
“Protestiamo – riporta una nota di Cobas lavoro privato – contro il comportamento della direzione di stabilimento che da circa un anno continua unilateralmente a creare disagi e problemi alla vita dei lavoratori. Da moto tempo aspettiamo risposte riguardo temi come la “macchina di scorta”, che deve essere usata da una persona fuori dall’organico; navetta e pallettizzatore; adeguamento del gettone di presenza per la manutenzione; accesso allo spaccio non più sicuro e problematico; agevolazioni sui tamponi per coloro che non sono vaccinati. Questi – prosegue il sindacato Cobas – sono problemi sui quali l’azienda fa orecchie da mercante, puntando solo alla produttività e prendendo ormai da molto tempo decisioni forti e unilaterali che impattano negativamente sulla vita delle persone, scambiando spesso, almeno a nostro avviso, le Rsu per organismi da informare su decisioni già prese e non consentendo alle Rsu stesse di condividere le decisioni. Da ultimo, recentemente – prosegue la nota del sindacato – abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sulla mancanza di rispetto verso gli invalidi civili e coloro che hanno limitazioni. Come già in passato è successo, stiamo provvedendo, dopo l’ultimo infortunio, a presentare le denunce del caso. Senza dimenticare l’esclusione di un nostro collega dal nostro stabilimento, dopo che lo stesso ha dato l’anima e la piena disponibilità per oltre tre anni. Invitiamo tutti i colleghi – concludono i Cobas – ad appoggiarci nella lotta, per invitare la direzione a tenere comportamenti e prese di posizione più rispettose nei confronti di chi ha contribuito a rendere grande questa azienda. Se entro 15 giorni non avremo risposte serie e risolutive, chiederemo a tutto lo stabilimento di scioperare per dare un segnale forte sul malcontento generale”.