“Ritardi post sisma e burocrazia lenta”, Bavutti già a lavoro

MOGLIA  – Sono trascorse che poche ore dalla nomina e il neo eletto sindaco di Moglia, Claudio Bavutti, è già al lavoro nel suo ufficio in municipio. «Le cose da fare sono tante soprattutto per cercare di migliorare i servizi ai cittadini in tutti i loro aspetti», ha detto il nuovo primo cittadino. Le nomine e le assegnazioni di deleghe, e quindi la scelta della nuova giunta, arriveranno tra pochissimi giorni, il tempo di riunirsi e decidere. Nel contempo però Bavutti ha già iniziato a mettere mano alla macchina amministrativa soprattutto rispetto ad alcuni aspetti che secondo lui in tutti questi anni sono stati trascurati.
«La prima cosa che mi sono proposto di fare riguarda proprio l’amministrazione e i servizi che questa, nel senso più stretto del termine, elargisce ai cittadini – ha spiegato il sindaco -. Gli iter burocratici che devono essere ottemperati per poter ottenere tali servizi sono lenti e troppo farraginosi e chi ci rimette è proprio il cittadino che, al contrario, ha bisogno di risposte veloci e funzionalmente adeguate. Io e a mi squadra, quella che a brevissimo si insedierà, abbiamo quindi intenzioni di metterci mano per cambiare il modus operandi fino ad ora utilizzato». Ritardi e poca organizzazione, a suo dire, anche per quando riguarda gli interventi post terremoto.
«Lente e in alcuni casi anche inadeguate le risposte e gli aiuti dati dall’amministrazione passata nel post terremoto – prosegue Bavutti -. In diversi casi, sia privati che pubblici, i ritardi e inadeguatezza delle risposte, non vanno attribuiti agli organi politici centrali, quali Regione e Governo, ma si è trattato di mancanza e lacune delle quali la responsabilità è solo locale. Noi partiamo da qua cercando di migliorare per dare, come detto, risposte veloci, snelle e professionali ai mogliesi».
Il neo eletto primo cittadino non è nuovo per quando riguarda l’amministrazione, si ricorda, infatti, che prima del sindaco uscente Simona Maretti, aveva governato Moglia per un mandato, dal 2007 al 2012. (s.)