Roverbella: sicurezza, critiche dall’opposizione

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Il municipio di Roverbella

ROVERBELLA Sicurezza del territorio a Roverbella; molte sono le perplessità e i dubbi che inducono i consiglieri d’opposizione della civica La Nuova Roverbella a valutare in termini negativi le posizione assunte dalla giunta e illustrate nel corso dell’ultima seduta consiliare.
«Molte sono le criticità – precisa la capogruppo Antonella Annibaletti – Quanto alle asfaltature, la maggioranza non ha previsto di sistemare nell’anno corrente nessuna strada comunale: solo nel 2021 ha stanziato un importo di 200mila euro per questo tema».
«Da un semplice analisi – prosegue il consigliere Silvia Longo – del possibile quadro economico dei lavori, si ha che il 40% della spesa va a decurtare la somma totale messa a disposizione per i lavori. Rimarrebbero a disposizione solo 120mila euro. Considerato che le nostre strade necessitano almeno di leggera fresatura e tappetto di usura, la somma messa a disposizione per l’anno prossimo serve a malapena per asfaltare circa 2 Km di strada, a fronte dei 70 Km territoriali».
«Reputiamo tale programmazione – fa notare Dario Vincenzi – decisamente insufficiente: tra l’altro, erano stati gli attuali assessori Andrione e Madella nel 2016, quando erano in opposizione, a chiedere formalmente di non eseguire l’intervento dell’area feste di Malavicina per utilizzare le somme proprio per opere di asfaltatura e videosorveglianza».
«Sul tema della videosorveglianza, – aggiunge Silvia Ferri – l’attuale amministrazione non ha previsto un solo euro per integrare il sistema creato dall’amministrazione Annibaletti. Considerato che sono stati fatti saltare recentemente 3 bancomat nel centro storico di Roverbella, ci chiediamo per quale motivo questa amministrazione sia stata completamente sorda a questa importante esigenza del territorio. Inoltre, precisiamo che l’autovelox fisso di recente installato a Santa Lucia, il cui costo per il noleggio annuale ammonta a circa 39mila euro più Iva, monitora solo circa 100 metri di strada, lasciando scoperto sia il trafficatissimo incrocio con la strada dei Dossi, sia le due attività pubbliche prospicienti la strada».
Paolo Biondo