MANTOVA Il quartiere ancora oggi si chiama Lunetta, perché prese il nome dalla fortificazione asburgica a forma di “mezzaluna”, edificata tra il 1859 e il ’60, della quale resta il rudere nel bel mezzo di uno spiazzo verde quasi allo stato brado e malservito.
Adesso, grazie ai fondi europei del Pnrr, parco e forte potranno essere restituiti all’uso e alla frequentazione dei mantovani, non solo dei quartiere di Lunetta. A garantire il buon esito dell’intervento ci sono sul tavolo quasi 700mila euro (691.078 per la precisione) messi a trattativa negoziata dal Comune. E sarà un intervento radicale utile a riqualificare non solo il vasto sedime verde, ma anche la testimonianza storica della roccaforte che diventerà visitabile non solo all’esterno, ma anche all’interno.
Il progetto è ancora in fase di elaborazione, ma già se ne conoscono le linee guida. Come conferma l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli, che segue la pratica, «Si tratta del progetto di riqualificazione del parco del forte di Lunetta: progetto che prevede il recupero di tutte le mura della struttura militare austriaca per renderne fruibili gli spazi interni, oggi interclusi alla frequentazione da parte dei cittadini».
Inoltre, come pure anticipa l’assessore, «verrà realizzata una nuova illuminazione di tutta l’area, sia esterna, in corrispondenza del percorso pedonale che circonda il forte, sia interna all’area del forte stesso». Il tutto con dotazione delle misure di sicurezza per i frequentatori del parco.
Ci saranno telecamere in tutta l’area, nonché nuove recinzioni. Ed è inoltre prevista anche la pulizia del fossato che circonda le mura.
«Il progetto è in sovrintendenza per le autorizzazioni necessarie. Un progetto molto ambizioso per poter recuperare un’aeea importante di collegamento fra i quartieri di Lunetta e di Frassino», conclude Martinelli.
Il bando di gara è già stato emesso la settimana scorsa e invita almeno cinque operatori alla manifestazione di interesse, col solo vincolo delle tempistiche imposte dal Pnrr.
