CASTEL D’ARIO Un gesto inqualificabile, che non ammette giustificazioni e sul quale sarebbe persino inutile spendere doverose parole di biasimo. L’altra sera alcuni vandali hanno imbrattato le mura esterne del Castello di Castel d’Ario, lato palazzetto dello sport, con bombolette spray di vernice prevalentemente nera. «Quanto accaduto – commenta irritata il sindaco di Castel d’Ario Daniela Castro – è un gravissimo episodio d’inciviltà, aggravato ancor di più dall’aver imbrattato un bene pubblico vincolato. Un’azione di una stupidità inaudita, perché gli autori non si rendono conto che il danno si rivarrà su tutti». Il Comune ha voluto rivolgere un appello ai concittadini affinché collaborino alle indagini per consentire l’identificazione dei responsabili, sottolineando che eventuali segnalazioni resteranno anonime. «Saremo inflessibili verso i responsabili – fa presente la prima cittadina – e semmai dovessero essere individuati li obbligheremo a pagare i lavori di ripristino, che peraltro sono molto costosi». Quanto ci avranno impiegato i novelli writers per realizzare il loro sciocchezzaio di cuoricini, emoji, testimonianze di amori folli e concetti espliciti in merito alle preferenze sessuali sui mattoni millenari della roccaforte casteldariese risalente al X secolo, incautamente scambiati per una lavagna a cielo aperto? Cinque minuti, tutt’al più. Il problema è che per cancellare le tracce della loro microcefalia gli operai dovranno adoperarsi per alcuni giorni in quanto serviranno dei trattamenti speciali. Il gesto è stato condannato anche sui social, dove molti cittadini hanno auspicato che i responsabili «possano venire individuati e puniti a dovere».
Matteo Vincenzi