CASTIGLIONE – Castiglione Dopo la visita del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ieri sera è stato il leader nazionale della Lega Matteo Salvini a raggiungere Castiglione per lanciare la volata al sindaco uscente Enrico Volpi, sostenuto dall’intera coalizione di centrodestra.
All’arrivo al ristorante La Capanna, Salvini è stato accolto dal deputato e attuale vicesindaco Andrea Dara e dallo stesso Volpi, oltre che dai vertici del Carroccio provinciale e castiglionese e dagli applausi delle 400 persone che si erano prenotate da giorni.
Il tempo di stringere le mani dei militanti che lo attendevano all’esterno e lungo il corridoio del ristorante, e subito l’ex ministro ha orientato il tenore dell’intervento per dare ulteriore forza a una candidatura, quella di Volpi, «che ha costruito sul territorio un clima di fiducia e di collaborazione con cittadini, imprese e associazioni che riconoscono in lui e nei suoi collaboratori quella figure capaci, credibili e concrete per dare seguito alla buona amministrazione portata avanti negli ultimi cinque anni».
Prima di aprire il comizio vero e proprio, Salvini, che da tempo invoca lo stop alle forniture di armamenti per Kiev, ha voluto dialogare con alcuni imprenditori del territorio, alquanto preoccupati per gli effetti delle sanzioni che si stanno ritorcendo sulle aziende: «La nostra battaglia adesso si concentrerà sulla “pace fiscale”, perché non possiamo accettare, e lo abbiamo detto a Draghi, le cartelle esattoriali in procinto di partire, che metterebbero in ginocchio milioni di famiglie».
L’occasione è stata propizia anche per promuovere il referendum sulla Giustizia: «Nel silenzio generale sta passando inosservata la consultazione popolare più importante degli ultimi 20 anni. Lo stesso ex magistrato Luca Palamara ha ammesso che il sottoscritto “aveva ragione ma andava indagato”: votando Sì il 12 giugno abbiamo l’occasione di fare un grosso passo in avanti per una giustizia più giusta e imparziale».
Matteo Vincenzi