SABBIONETA I due Carabinieri che compongono l’equipaggio del pronto intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viadana, per mezz’ora sono diventati ostetrici. Un’emozione indescrivibile quella che hanno vissuto i due militari in turno nel pomeriggio di ieri.
L’equipaggio si trovava fermo nel comune di Sabbioneta, nei pressi del semaforo di via Borgofreddo, intenti ad effettuare dei controlli agli utenti della strada, quando notava un’autovettura giungere a velocità sostenuta, il cui conducente sorpassava numerose autovetture. I Carabinieri, paletta in mano, stavano per intimare l’alt al conducente spericolato, ma quest’ultimo, notando la pattuglia, si fermava spontaneamente. E fin qui sembrerebbe tutto normale, o meglio un utente della strada che, dopo aver commesso un’infrazione, si costituisce alla Forza Pubblica che lo stava per fermare.
Non è sembrato vero ai due Carabinieri sentire la richiesta di aiuto provenire da parte del conducente della Jeep Compass: l’uomo, alquanto agitato, con a fianco la moglie, sdraiata sul sedile, chiedeva aiuto ai Carabinieri riferendo che la donna, in evidente stato di gravidanza, aveva rotto le acque ed erano in corso delle contrazioni. Tradotto la donna stava per partorire.
I due Carabinieri non ci hanno pensato un secondo in più e, di iniziativa, sono scattati all’interno della fiammante Giulia, il veicolo adibito al pronto intervento, azionando sirena e lampeggiante: si sono solo raccomandati con il conducente del mezzo di prestare molta attenzione alla guida del veicolo.
Da Sabbioneta è iniziata una corsa contro il tempo per raggiungere l’Ospedale Civile Carlo Poma di Mantova, luogo in cui la donna era seguita nei nove mesi di gravidanza. Colmo dei colmi nella mattinata aveva fatto l’ultima visita.
La Giulia dei Carabinieri e la Jeep Compass hanno così percorso la trafficata strada statale, sfrecciando e sorpassando le numerose auto dei pendolari di rientro a Mantova, arrivando giusto in tempo al pronto soccorso di Mantova.
I Carabinieri, nel frattempo, comunicavano alla centrale operativa che stavano scortando l’autovettura con a bordo la donna partoriente, ottenendo l’autorizzazione ad uscire dal territorio di competenza con tanto di autorizzazione all’uso di sirena e lampeggiante.
Ogni minuto era prezioso, in considerazione del fatto che la donna aveva in atto le contrazioni, segno inconfondibile che a breve avrebbe dato alla luce il frutto dell’amore, la creatura che per ben nove mesi aveva portato nel suo grembo.
Strada facendo, in considerazione dell’urgenza, i Carabinieri si mettevano in contatto con il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile: al momento del loro arrivo era così presente un’equipe medica che accompagnava la donna direttamente nel reparto di ostetricia, bypassando l’accesso all’affollato Pronto Soccorso.
Dopo alcuni minuti giungeva la notizia ai due Carabinieri che la donna, appena accompagnata in sala parto, aveva dato alla luce Giulia, quasi 3 kg e mezzo, una splendida femminuccia. Ironia della sorte…..le è stato dato lo stesso nome dell’auto di servizio dei Carabinieri che ha scortato la partoriente in ospedale!
I militari, contattati dal marito della puerpera, non hanno resistito alla tentazione di recarsi in reparto e salutare la neo mamma Cristina Torchio, 37enne di Viadana, ma soprattutto la neonata Giulia.
È così scattata la foto ricordo assieme al marito della signora che, con le lacrime agli occhi, ha voluto ringraziare ed abbracciare i due Carabinieri che hanno permesso che il parto avvenisse miracolosamente in ambiente sanitario.
Una storia che i neo genitori ricorderanno per sempre, forti di annoverare tra le loro amicizie anche quella dei due angeli custodi in uniforme, conosciuti per pure caso.
Ben arrivata Giulia, auguri dai tuoi nuovi zii putativi in divisa, ed auguri anche ai genitori a nome dei Carabinieri di Mantova!









































