Sustinente – Biometano in zona archeologica? I cittadini scrivono alla Soprintendenza

SUSTINENTE Il sito di produzione di biometano da reflui zootecnici che potrebbe sorgere in località Poletto – al confine tra i comuni di Sustinente e Roncoferraro – andrebbe a collocarsi in una zona di interesse archeologico: la questione è stata sollevata dagli stessi cittadini, residenti in comune di Roncoferraro, che hanno scritto sia ai due sindaci che alla Soprintendenza per avere delucidazioni in merito.
«Il progetto prevede l’installazione di un impianto di produzione biogas da prodotti organici in zona storicamente di interesse culturale soprattutto per il ritrovamento recente di tombe di periodo antecedente la presenza Etrusca nella zona. Scavi eseguiti circa una decina di anni fa per passaggio gasdotto interrato – si legge nella lettera inoltrata ai sindaci Michele Bertolini (Sustinente) e Sergio Rossi (Roncoferraro) e alla Soprintendenza – La zona interessata all’insediamento si trova esattamente in adiacenza a detto scavo. Inoltre Poletto era già inserito come zona conservativa storica antecedentemente agli scavi predetti. Riteniamo che questo insediamento sia altamento lesivo alla conservazione ed al rispetto che la zona merita. Confidiamo nel vostro interessamento per opporsi al previsto insediamento». Nel frattempo la raccolta firme prosegue ma no risulta, per ora, che alcun progetto esecutivo, o ipotesi in tal senso, sia ancora arrivata al Comune di Sustinente (che, come noto, può esprimere un parere comunque non vincolante in sede di conferenza di servizi): c’è solo un’idea, che è stata presa in considerazione dallo studio progettistico dopo che era tramontata l’ipotesi di un’impianto di produzione di biometano derivante dalla frazione organica del rifiuto solido urbano (la ormai famosa, o famigerata secondo i punti di vista, Forsu). In quell’occasione a mettere in discussione tale ipotesi di insediamento era stata la presa in considerazione di tutte le criticità che tale impianto avrebbe prodotto alla viabilità della zona. Proprio la viabilità rappresenta l’elemento maggiormente critico anche per l’ipotesi attuale; ora si tratta di vedere se anche l’eventuale status di zona archeologica possa avere un peso nella valutazione.