“Uno stato di emergenza per i ponti mantovani”, dal M5S

San Benedetto

MANTOVA – Il Ministero per le Infastrutture e i Trasporti conferma il suo impegno anche sulla questione ponti ma, se da un lato abbiamo un impegno su cui non vogliamo dubitare, dall’altra troviamo un territorio con alcune gravissime criticità – declinate in modi diversi e di responsabilità di enti competenti diversi – che, al momento, sembrano senza soluzione: ieri, in audizione alla Camera, il sottosegretario al MIT Roberto Traversi ha risposto all’interpellanza urgente del deputato M5S Alberto Zolezzi , in merito alle criticità dei ponti sul fiume Po.
Il ministero conferma il suo impegno e la sua attenzione ma, secondo Zolezzi, è necessario un passo in più: «Ho chiesto esplicitamente uno stato di emergenza per queste infrastrutture chiuse a singhiozzo o limitate nel passaggio dei mezzi pesanti (il ponte di San Benedetto Po dal 2012) – ha dichiarato il deputato pentastellato – ho chiesto di accelerare il passaggio ad Anas e un commissariamento unitario della ricostruzione di tutti i ponti».
Sul tavolo sono finite tutte le principali criticità mantovane: dal ponte di San Benedetto a quello di Viadana, passando per quello di Ostiglia e per il Marino a Villa Poma di Borgo Mantovano. Se per Ostiglia e Villa Poma rimandiamo all’articolo sottostante, per San Benedetto Zolezzi ha affermato, alla fine dell’intervento di Traversi, che occorre rivedere «una gestione che ha prodotto due anni di ritardi e il rischio di un contenzioso in tribunale». Su Viadana Zolezzi invece aggiunge «anche per questo ponte è previsto il passaggio ad ANAS appunto che si spera avvenga al più presto. Proseguirà l’interlocuzione con la direzione competente del MIT per sollecitare ulteriori interventi finanziari e normativi»