Arriva l’alta pressione e porta un’intera settimana di sole e temperature miti. Unica eccezione: lunedì.

MANTOVA Torna l’anticiclone delle Azzorre. Assicurerà una settimana di sole e temperature miti. Unica eccezione, oggi. Una veloce perturbazione attraverserà l’Italia da nord a sud, rallentata semmai dalla formazione di una blanda zona di bassa pressione sul Mar Ligure. Per il mantovano il rischio di maltempo è limitato, ma la giornata sarà nuvolosa se non coperta e con temperature più basse rispetto a ieri (massime attorno agli 11 gradi). Nel pomeriggio potrebbe anche cadere qualche goccia di pioggia, mentre oltre i mille metri sulle alture veronesi tornerà un po’ di neve.

Da domani, però, l’avanzata dell’alta pressione garantirà almeno tre giorni di bel tempo ma soprattutto un progressivo e corposo rialzo termico, con valori diurni che mercoledì e giovedì raggiungeranno i 17/18 gradi. A tal proposito molti pensano che tale riscaldamento possa in qualche modo incidere sulla frenata della diffusione del Covid-19. Non vi sono in realtà evidenze scientifiche comprovate sull’attenuazione degli effetti di questo virus grazie alle alte temperature. Il sole, sempre più alto sull’orizzonte e sempre più «forte» tanto più ci si addentra nella primavera, può essere tuttavia un buon disinfettante naturale, come un buon antibatterico o antivirale, ma non sarà certo sufficiente a sconfiggere la diffusione del virus.

Il tempo tornerà a guastarsi solo tra venerdì e sabato, quando l’anticiclone si ritirerà lasciando spazio ad un nuovo peggioramento. Probabile che nella serata di venerdì torni un po’ di pioggia in estensione alla mattinata di sabato.

La prima settimana del mese ha prodotto nel frattempo precipitazioni importanti. Sul Mantova sono caduti 65 millimetri di pioggia, ma fino a 75 sulla fascia morenica, colpita sabato pomeriggio dal primo rovescio temporalesco della stagione. Il sole e il riscaldamento della prima parte della giornata hanno interagito con l’aria fredda ancora presente alle alte quote.

Come spesso accaduto in passato, i primi dieci giorni marzo sono caratterizzati da contrasti meteo molto ampi. Un esempio arriva dal freddo e dalla neve di due anni fa: 4 gradi sotto zero il giorno 1 seguiti il giorno successivo da 9/10 centimetri di neve anche in città. Ma nel 2008, stesso giorno, grazie al vento di foehn il termometro riuscì a salire in città oltre i 27 gradi. Al contrario, cinque anni prima il 2 marzo il termometro sprofondava a -10° già in periferia per l’effetto di un’incursione tardiva dell’anticiclone russo-siberiano (come due anni fa), seguita anche in questo caso da 6/7 centimetri di neve. A Mantova la neve si era vista a marzo anche nel 1986 (4 centimetri in città) e nel 1976 (16 centimetri). Nel 2013, addirittura a fine mese, i fiocchi riuscirono a depositare un bel manto bianco sui colli morenici oltre i 150 metri di quota.

Il maltempo dei giorni scorsi ha fatto senz’altro bene alla qualità dell’aria. Fino ad oggi marzo non ha fatto rilevare alcun superamento della quantità di polveri sottili. Destinate però a ricrescere nei prossimi giorni grazie all’avvento dell’alta pressione.

Alessandro Azzoni