Conosciamo le meravigliose varietà del Barbone

Federico, responsabile educazioni a Corte Tosoni. In questo scatto conduce Spartaco, il suo barboncino, in occasione di un laboratorio assieme ai bambini, tenutosi ad inizio mese al PalaUnical.

In un mondo che va sempre più di fretta, dove ogni minuto sembra prezioso e il tempo libero è un lusso raro, molti di noi cercano compagni che non solo arricchiscano le nostre vite ma che si adattino perfettamente al ritmo frenetico delle nostre giornate. Ogni tanto mi fa piacere ricordarlo: il senso di questa rubrica è conoscere le varie razze di cani affinché si possa effettuare una scelta di adozione e/o acquisto consapevole, conoscendo la storia e le motivazioni di ogni razza, il carattere di massima degli esemplari e riuscendo quindi ad avere un ordine di idee generale per poterlo commisurare alla nostra quotidianità.
Questa settimana, la nostra rubrica dedicata agli amici a quattro zampe si tuffa nel meraviglioso mondo dei barboni e barboncini, una razza che, con la sua eleganza innata e la sorprendente versatilità, ha conquistato i cuori di innumerevoli famiglie in tutto il globo. Noti per la loro intelligenza acuta e il carattere affettuoso, i barboncini si pongono come candidati ideali per chi cerca un compagno di vita che sia più di un semplice pet, ma un vero e proprio membro della famiglia. Che tu viva in un piccolo appartamento in città o in una casa con giardino, preparati a scoprire come questi sofisticati cani possano integrarsi perfettamente nel tuo stile di vita, portando allegria e un pizzico di classe francese nel tuo quotidiano.

STORIA E ORIGINI
Il barbone, una razza canina presente in Europa da oltre 400 anni, è oggetto di dibattito per quanto riguarda le sue origini. Immersi nelle nebbie del tempo, gli appassionati di cani si dividono tra varie teorie, ma una narrazione affascinante e ampiamente riconosciuta ci porta nel cuore della Francia, dove il barbone, discendente diretto dell’antico barbet, inizia il suo viaggio. Non semplici cani, ma compagni di caccia ineguagliabili, i barboni erano maestri nel recuperare le anatre dalle acque fredde, una pratica che riflette il loro nome francese “Caniche”, derivato da “canard”, un cenno poetico al loro preda preferita, l’anatra. Ma la loro storia non si ferma alla selvaggina e ai laghetti; questi cani hanno scalato le vette della società, diventando icone di eleganza nelle corti nobiliari. La loro presenza era tanto affermata che testimonianze documentali del tardo Medioevo li ritraggono nelle dimore più illustri di Francia, suggellando la loro reputazione di nobili compagni.
L’evoluzione del barbone da cacciatore abile a emblema di status sociale è una testimonianza della loro straordinaria adattabilità. La loro immagine era curata con la stessa meticolosità riservata ai loro illustri proprietari, con una toelettatura che era tanto pratica quanto estetica. La parte posteriore tosata per migliorare la loro agilità nell’acqua e la pomposa coda pompon non erano solo funzionali ma divennero simboli della loro aristocratica eleganza.
L’ascesa del Barbone nelle corti nobiliari europee è stata segnata da Luigi XVI di Francia e successivamente dalla Regina Anna d’Inghilterra. Con l’avanzare del tempo, il barbone ha spopolato ancora una volta, arrivando sulle scene dei circhi francesi dell’800, dove la loro intelligenza brillante e la docilità li hanno resi protagonisti di spettacoli che sfidavano l’immaginazione, camminando su due zampe e danzando sotto i riflettori, incantando il pubblico con la loro grazia.
Oggi, il barbone non è più visto semplicemente come un cane da caccia o un simbolo di prestigio sociale, ma è diventato uno dei compagni più amati e diffusi, non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti. La loro trasformazione da lavoratori instancabili a compagni devoti riflette un viaggio incredibile, dimostrando che, nonostante il cambiamento dei tempi e delle società, il barbone continua a incantare con la sua versatile bellezza, intelligenza e leale amicizia.

CARATTERE E VOCAZIONI
Il Barbone, con la sua indole vivace e affettuosa, incarna una fusione armoniosa di intelligenza, eleganza e spirito gioioso. Questi cani, noti per la loro eccezionale capacità di apprendimento e adattabilità, portano con sé un’eredità di versatilità che rispecchia la loro storica poliedricità: da cani da caccia a nobili compagni delle corti reali, fino a diventare amati protagonisti sotto i riflettori dei circhi. Il loro carattere affabile e la loro predisposizione alla socialità li rendono compagni ideali per una vasta gamma di persone, inclusi bambini e anziani, dimostrando una straordinaria capacità di connessione emotiva con gli umani. Dotati di un’intelligenza acuta, i Barboni si dilettano nell’apprendimento e nell’esecuzione di compiti, mostrando una notevole attitudine all’addestramento. Questa propensione non è solo un retaggio del loro passato lavorativo, ma anche una chiave per la loro felicità: hanno bisogno di stimolazione mentale costante per evitare la noia. La loro natura empatica e intuitiva li rende particolarmente sensibili alle esigenze e alle emozioni dei loro proprietari, stabilendo un legame profondo e comprensivo che va oltre la semplice compagnia.
Tuttavia, la loro stessa intelligenza e sensibilità richiedono un impegno consapevole da parte dei proprietari: è fondamentale comprendere e rispettare le motivazioni di razza che guidano il loro comportamento. Ad esempio, il loro passato da cani da recupero li predispone a godere di giochi che stimolano la loro mente e corpo, come il riporto o le attività in acqua. Allo stesso tempo, il loro bisogno di interazione sociale richiede che non vengano lasciati soli per periodi prolungati, poiché potrebbero soffrire di ansia da separazione.
In conclusione, il Barbone offre un mix irresistibile di charme, intelligenza e affettuosità, ma abbracciare completamente la loro compagnia significa anche impegno nell’incontrare le loro esigenze fisiche e emotive. Coloro che sono pronti ad accogliere queste sfide saranno ricompensati con un’amicizia senza pari, piena di amore, risate e lezioni di vita condivise.

Per saperne di più leggete la rubrica a cura dello staff di Corte Tosoni “il mio cane è felice” sull’edizione di oggi. 

Lo staff del Centro
Cinofilo “Corte Tosoni”