Boxe – Successo al Baratta per la presentazione del libro “Mi chiamo Mouhamed Alì”

Mantova L’incontro con Mouhamed Alì Ndiaye, che si è tenuto sabato pomeriggio alla biblioteca Baratta in una sala delle Colonne gremita di curiosi e appassionati, ha regalato emozioni quasi pari ad un suo match tra le sedici corde del ring. Accompagnato dalla scrittrice Rita Coruzzi l’ex campione di boxe ha raccontato abilmente, sapendo toccare le corde giuste nella platea, la propria vicenda sportiva, ma prima di tutto umana, presentando il libro “Mi chiamo Mouhamed Alì” (Piemme Edizioni): figlio di un pugile professionista senegalese (che l’ha chiamato così proprio in onore della leggenda statunitense), Mouhamed è emigrato in Italia da ragazzo, dove ha lavorato come “vu cumprà” riuscendo però a coronare il suo sogno di diventare un campione di boxe, superando ogni tipo di difficoltà, anche quelle legate al razzismo.
Soddisfazione da parte della Boxe Mantova, promotrice dell’evento culturale: “Oltre alla preparazione atletica quotidiana presso la palestra Boni e all’organizzazione delle manifestazioni di pugilato – ha commentato il maestro Bruno Falavigna – la Boxe Mantova è sempre impegnata nel sociale. Recentemente sono stati organizzati corsi per bambini con spettro di autismo e per persone affette dal morbo di Parkinson, cene di raccolta fondi per la Casa del Sole e l’Istituto Oncologico Mantovano, un’ iniziativa nel carcere per parlare ai detenuti dei valori di questo sport e un percorso di attività sportive pre-pugilistiche nelle scuole medie. Vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno partecipato alla presentazione del libro ‘Mi chiamo Mouhamed Ali’ riempiendo la Sala delle colonne della Biblioteca Baratta, da subito molto disponibile ad accogliere questa iniziativa. Un grazie particolare va all’associazione senegalese Jappo di Mantova, al racconto appassionato dell’ex campione di boxe Mouhamed Ali Ndiaye e a Rita Coruzzi, giornalista e autrice di romanzi storici, che l’ha accompagnato nella scrittura di questo bel libro”.