Calcio – Cristian Altinier, 39 anni e non sentirli: “Mi diverto ancora a segnare”

Cristian Altinier
Cristian Altinier

MANTOVA La carta d’identità? Un optional per Cristian Altinier. Conta 39 primavere, ma lui se ne infischia e continua a segnare che è un piacere: 14 gol nell’ultima stagione al Colorno. «Sono riuscito ad andare in doppia cifra anche in Eccellenza», sorride con legittimo orgoglio. Ce l’ha fatta in tutte le categorie che ha frequentato: Serie B, C1, C2, D ed ora, appunto, Eccellenza. Insomma, passano gli anni ma l’ex “bomberino” del Mantova non smette di stupire.
E di divertirti?
«Anche – risponde Cristian – . Quest’anno, dopo l’infortunio al crociato, non sapevo davvero cosa aspettarmi. E invece mi sono proprio divertito. Ho trovato un bell’ambiente, una società molto ben organizzata e strutturata. Mi è tornata la voglia di giocare».
Vi è sfuggita di un soffio la promozione…
«Un vero peccato. Siamo arrivati secondi in campionato e abbiamo giocato 9 partite di play off senza mai perdere. Purtroppo siamo stati beffati nella doppia finale dai gol in trasferta (2-2 e 0-0, ndr) che hanno premiato il Terranuova».
Chiederete il ripescaggio?
«La società si sta muovendo. Abbiamo tutte le carte in regola per sperarci».
Segnare un gol ti procura ancora oggi la stessa emozione?
«Identica, come quando ero bambino. L’unica differenza è che “svanisce” prima rispetto a qualche anno fa. Però, quando si gonfia la rete, è sempre speciale».
Tieni il conto dei gol segnati in carriera?
«Sono sicuramente più di 200. Dalla B all’Eccellenza».
Dove sei riuscito ad esprimerti meglio?
«Beh, gli anni di Portogruaro, Ascoli e Padova sono stati davvero ricchi di soddisfazioni a livello personale».
Hai il rammarico di non aver mai giocato in A?
«No, perchè non ci sono mai andato abbastanza vicino. Il vero rammarico, semmai, è di aver fatto poca B. Ci sono arrivato tardi».
Altre soddisfazioni in carriera?
«Non posso non citare il Mantova. La squadra della mia città, la squadra dove sono cresciuto e ho debuttato. Ma la vera soddisfazione è esserci tornato qualche anno fa e di aver conquistato la promozione in C. È stata un’annata particolare, rovinata dal Covid… però quel traguardo me lo sono goduto».
Con che spirito segui oggi il Mantova?
«Resto e resterò sempre un tifoso biancorosso. Dati i miei impegni, non riesco a venire allo stadio però mi informo ogni giorno».
Appunto da tifoso: sei ottimista per la prossima stagione?
«Penso che, dopo la bufera superata la scorsa stagione, ci siano le premesse per fare meglio».
E Cristian Altinier cosa farà il prossimo anno?
«Lavori in corso».
Risposta enigmatica…
«Sono e mi sento ancora un giocatore di calcio. Con la testa che inizia a pensare al dopo».
Studi da allenatore?
«Mi piacerebbe più da dirigente. Vedremo…».