Calcio dilettanti – Baretti (Crl) sui campionati: “Premieremo il merito e non lasceremo sole le società”

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BRESCIA Torna a parlare il presidente del Crl  Giuseppe Baretti, durante la videoconferenza organizzata dalla Delegazione Figc di Brescia, guidata da  Alberto Pasquali. A partecipare diverse società, alcune mantovane, e molti delegati delle province lombarde tra le quali Bergamo, Milano e Mantova, con  Giuseppe Saccani. Tanti i temi sul tavolo: si è discusso di campionati e di come sia oggettivamente impossibile riprendere l’attività. A fare gli “onori di casa” virtualmente parlando, è appunto Brescia, con il delegato Pasquali che ha iniziato commemorando le vittime del Covid-19 con l’inno nazionale. Molte le problematiche esposte ai vertici regionali. Innanzitutto riguardo a come finiranno i vari tornei.
«E’ un momento drammatico – ha detto Baretti -, siamo vicini alle molte società che hanno perso in questi giorni tanti dirigenti e amici. Siamo stati la prima regione a sospendere le attività, quando era chiaro cosa ci trovassimo di fronte, ancora prima dei provvedimenti governativi. Siamo al fianco delle società anche per quanto riguarderà la tutela sui danni economici, per quanto potremo, e verremo incontro ad ogni sodalizio per quanto riguarda le spese non sostenute. Ma sicuramente oggi ci sono altre priorità da perseguire, viene prima la salute di tutti. Le società lombarde hanno dimostrato responsabilità e solidarietà, voglio fare coraggio a tutti, perchè è una battaglia che bisogna vincere tutti insieme».
Sui campionati: «Soltanto quando la situazione lo permetterà, potremo decidere come intervenire – prosegue -. Periodicamente mi confronto con i colleghi delle altre regioni, da fuori forse non si riesce a cogliere la tragedia che stiamo vivendo in Lombardia. Io ho postato anche oggi la foto che ha fatto il giro dei social, con la colonna di mezzi militari che trasporta le salme da Bergamo, tanto per far capire a tutti cosa sta succedendo. Questa mattina, nel mio paese, le campane a morto hanno suonato tre volte. Superiamo il momento critico, poi vedremo il da farsi. Mi confronterò con i presidenti dell’Area Nord e con le società: sono sicuro che saremo compatti nel prendere le decisioni. La nostra situazione è diversa dalle altre. Qualche regione potrebbe decidere di finire i campionati, noi siamo nel pieno di un’emergenza senza precedenti». Un accenno anche a quelle che saranno le mosse future: «Siamo pronti a fare sacrifici, ad aumentare i gironi se necessario – prosegue Baretti -. Cercheremo di premiare i meriti sportivi senza scontentare nessuno: sarà difficile, perchè qualcuno potrebbe non essere soddisfatto di come andranno le cose, e questo lo mettiamo in conto. Ma i dirigenti sanno bene che la regolarità dei tornei non c’è e non ci sarà per ovvi motivi».
Sul calcio giovani, che ormai ha sicuramente terminato il proprio percorso 2019/2020: «Il giorno che riapriranno le scuole, penseremo a come far ripartire le giovanili. Anche qui tutto dipende dalle direttive che arriveranno dal Governo: quando si potrà riprendere in sicurezza, lo faremo. Anche per noi – precisa Baretti rispondendo al quesito di un dirigente – è finito tutto [il campionato  ndr], occupiamoci per adesso della salute. Se si potrà riprendere, lo faremo».
Dunque, dall’interpretazione che si può dare alle parole del massimo dirigente regionale, si va verso un riconoscimento dei meriti sportivi nei vari campionati. Occorrerà capire se questo accadrà tramite promozioni dirette, riprescaggi (magari entrambe le cose) con un allargamento dei format o dei gironi, oppure elaborando soluzioni intermedie, come la forbice di punti per graduatorie di ripescaggio ed eventuali retrocessioni. Ma prima, giustamente, occorre uscire da questo incubo.