Calcio dilettanti – Prestiti, col lockdown un salto nel buio

MANTOVA Un’altra anomalia di questo 2020 disgraziatissimo a livello calcistico, a causa dell’epidemia di Covid, è quella riguardante i prestiti. Se la sessione invernale precedente era filata via liscia prima dello scoppio della pandemia, che comunque ha chiuso in forte anticipo la stagione 2019/2020, stavolta tanti ragazzi passati di mano in estate potrebbero rientrare alla società d’appartenenza praticamente senza colpo ferire, con pochi minuti giocati o senza averne disputato nemmeno uno, in non pochi casi. Il termine, ad oggi, per il rientro, è quello del 30 novembre prossimo, salvo proroghe. Ma sul tavolo, per ora, c’è solo il discorso riguardante lo slittamento del mercato “in avanti”, che dovrebbe essere deliberato dalla Figc nei prossimi giorni: termine svincoli rinviato dunque al 9 gennaio 2021, trasferimenti possibili fino al prossimo 4 febbraio 2021. Il problema comunque non cambierebbe di molto: impossibile valutare un calciatore da sole tre gare. In linea di massima dunque, i movimenti potrebbero essere pochi, ma qualche società potrebbe pure azzardare un rientro anticipato per risparmiare sul budget (il prestito, si paga, e profumatamente in diversi casi, come è giusto che sia), per poter magari vantare un credito domani dalla società cedente o per evitare la seconda rata laddove prevista. Per acquisire giocatori ci sarebbe comunque tempo, visto che non si sa nemmeno quali saranno effettivamente i tempi di una ripartenza. In ogni caso una situazione nuova, mai vissuta. Se sul mercato estivo ci si è potuti basare quantomeno su periodi di preparazione congrui per giudicare qualche elemento, o sul rendimento di una stagione comunque giocata per almeno due terzi, stavolta si tratterà di un vero salto nel buio. Uno stallo che potrà, come detto, ridurre al minimo i trasferimenti, ma anche aumentare i rientri per eliminare costi già sostenuti, o perlomeno cercare di recuperare investimenti.
Vedremo dunque, se la Figc nei prossimi giorni prolungherà il periodo utile per i rientri, o se resterà la spada di Damocle sulla testa delle società. Che, in ogni caso, si troverebbero di fronte ad un azzardo: rinforzarsi, o no, di fronte alla prospettiva, quasi certa, di giocare un campionato dimezzato? Un dilemma vero e proprio: la situazione prescinde sempre di più dai meriti e dalla lungimiranza nelle mosse dei sodalizi ed entra piuttosto nel campo della benevolenza della sorte.