Calcio dilettanti – Requiem per il Suzzara: il “sogno americano” si è trasformato in un incubo

SUZZARA Fumata nera. Il summit di ieri sera in casa Suzzara ha alimentato ancora di più le possibilità che la società possa ritirare la prima squadra dal campionato Promozione. L’alternativa, come abbiamo scritto ieri, sarebbe quella di proseguire il torneo dilettantistico con i ragazzi della Juniores, ma l’eventualità di andare incontro a pesanti sconfitte e una retrocessione certa ovviamente non piace al gruppo dell’U19, che per altro è prima in classifica nel campionato regionale. E dal momento che, numeri alla mano, una terza via al momento non c’è, il futuro della prima squadra sembra segnato. Siamo evidentemente vicini al punto più basso della storia del glorioso club bianconero, che per altro ha già vissuto due fallimenti, nel 1993 e nel 2009. Ma mai si era ritirato da un campionato a metà stagione.
Come si è arrivati a questo punto ormai è cosa nota. Il “sogno americano” sbandierato in estate si è trasformato in un incubo. I soci di Soccer Universities se ne sono andati alla chetichella e il tentativo di salvataggio provato da Michele Baratti è naufragato dinnanzi ai conti in profondo rosso del club. L’ex giocatore bianconero e mister della Serenissima potrebbe ripensare in estate ad un progetto qualora ci fossero le condizioni, ripartendo da zero e dalla Terza Categoria. Così facendo andrà però disperso anche il patrimonio costituito dai giovani cresciuti nel vivaio che – loro sì – stanno tenendo alta la bandiera, supportati da alcuni irriducibili e volenterosi dirigenti, con il primo posto nel campionato Juniores Regionale di cui dicevamo.
Il presidente Palvarini, a quanto si dice, ieri sera ha lasciato l’Allodi visibilmente avvilito. E con nessuna voglia di parlare. Tenterà probabilmente un ultimo tentativo di salvare la baracca, prima di annunciare ufficialmente la decisione di ritirare la squadra. Un piccolo assist, in tal senso, glielo offre la sosta del campionato, che riprenderà il 14 gennaio. Ma è davvero difficile pensare che in queste tre settimane possa cambiare qualcosa.
Il mercato è aperto e i giocatori inevitabilmente stanno cercando altre sistemazioni, La piazza, che mai aveva mostrato entusiasmo per l’arrivo degli americani, ed evidentemente ci aveva visto bene, assiste inerme al declino della società. Del resto non c’è più niente e nessuno da contestare. Bisogna solo prendere atto dell’amara realtà. God bless Suzzara.