Calcio – Mantova, attesa infinita. Senza il biglietto per la C il futuro resta indecifrabile

Setti, Masiello e Pecchini in tribuna al Martelli
Setti, Masiello e Pecchini in tribuna al Martelli

MANTOVA “Mantova, ultimo week-end d’attesa”, avevamo titolato sette giorni fa. Come no. In realtà, contrariamente alle aspettative, la settimana che va in archivio oggi non ha partorito nessuna decisione, se non ribadire le richieste che la Lega Pro presenterà al prossimo Consiglio Federale. Richieste che stanno facendo parecchio discutere, specialmente riguardo alla quarta squadra da promuovere in B: tramontata la pazza idea sorteggio, si è optato per il miglior quoziente punti, ma anche in questo caso è scoppiata la rivolta di chi si sente penalizzato (Bari, Reggiana) e invoca i play off, a loro volta osteggiati da altri. Insomma, una gazzarra. In parte prevedibile. E che, purtroppo, si teme sia solo l’antipasto di un menù pesante.
Dicevamo del Mantova. In teoria, figura tra le società più tranquille: nessuno ha messo in discussione le 9 promozioni dalla D alla C, si tratta semplicemente di ratificarle. Ma proprio il tempo sta diventando l’avversario principale dell’Acm: passano i giorni, ma dall’alto non decidono. E tutto si ripercuote sulla pianificazione della prossima stagione. Il paradosso più grande è che in viale Te ragionano in ottica Serie C, nonostante nessuno abbia mai dichiarato concluso il campionato di D. Da un lato è inevitabile sia così, visto che tutto lascia credere si andrà in quella direzione; dall’altro, l’anomalia è evidente e non certo imputabile al Mantova. Ora sembra che davvero la decisione sul futuro dei campionati sia imminente. Il ministro dello Sport  Vincenzo Spadafora ha annunciato per le prossime ore il parere del Comitato tecnico-scientifico sul protocollo da seguire per la ripresa degli allenamenti. Sull’applicabilità di tale protocollo in relazione alle risorse disponibili, le varie Leghe decideranno se riprendere o meno i rispettivi campionati. Ma è il segreto di Pulcinella che solo la A e forse la B siano in corsa, mentre la C ha già votato per lo stop e i dilettanti lo faranno di conseguenza. Resta il fatto che tutto ruota attorno al protocollo sanitario, sempre che non sia lo stesso Governo a imporre lo stop. Dalle condizioni poste dai medici per una ripresa in sicurezza, seguiranno a cascata le decisioni delle varie categorie. Fino al Consiglio Federale che si terrà la prossima settimana (data da definire), questo sì determinante per le prime decisioni ufficiali.
È questo appuntamento che il Mantova attende con una certa e comprensibile impazienza, per potersi finalmente concentrare sulla stagione ’20-’21. Sperando di misurarsi in un campionato professionistico, come da obiettivo iniziale. Come abbiamo visto nei giorni scorsi, le questioni sul tavolo sono tante e molto dipenderà dallo scenario nel quale in viale Te si troveranno ad operare, dalla sua sostenibilità, dalle disponibilità stesse e dalle intenzioni dell’azionista di riferimento  Maurizio Setti. Prima si vedrà riconosciuta la promozione e prima il Mantova del futuro troverà un volto e una fisionomia. Ormai ci siamo, è questione di giorni. O no?