Calcio – Mantova mangia-allenatori: Possanzini vuole invertire la rotta

Davide Possanzini
Davide Possanzini

MANTOVA Il primo augurio che possiamo fare a Davide Possanzini, oltre a riuscire a riportare in alto il Mantova, è quello di… resistere una stagione intera sulla panchina biancorossa. Mica facile. Anzi, una mezza impresa. Prendiamo in esame gli ultimi 20 anni dell’Acm. Ebbene, soltanto 7 allenatori sono riusciti ad occupare per almeno un campionato intero la panchina virgiliana. Subito i nomi: Domenico Di Carlo, Michele Serena, Archimede Graziani, Ivan Juric, Renato Cioffi, Massimo Morgia ed Emanuele Troise.
Su Domenico Di Carlo ci sarebbero da riempire paginate intere. Non una ma quattro stagioni in riva al Mincio, dal 2003 al 2007, e un bilancio clamoroso: doppio salto dalla C2 alla B, la Serie A sfiorata, pagine memorabili come le vittorie su Juve, Napoli e Genoa. Quando lascia il Mantova, lo fa perchè capisce che è finito un ciclo e perchè lo aspetta la Serie A, nello specifico il Parma.
Tuttavia, rimanere una stagione intera sulla panchina del Mantova non è sinonimo di successo. Chiedere a Michele Serena, ingaggiato da Lori per il campionato 2009-10. Anche per il veneziano, come per Di Carlo, Mantova rappresenta la prima esperienza da allenatore “dei grandi”, dopo qualche anno di giovanili. Finisce male: retrocessione e fallimento. Ma la colpa di Serena è relativa, come sarà più chiaro qualche settimana più tardi quando emergeranno storiacce di scommesse e partite vendute.
Dunque, nella stagione 2010-11 si riparte dalla D con una nuova proprietà e Bompieri presidente. In panchina Archimede Graziani che, superata qualche difficoltà iniziale, conduce il Mantova alla vittoria del campionato. Archimede viene confermato per l’annata successiva, ma dopo una manciata di partite viene esonerato.
Chi ha rischiato di non far parte del nostro elenco è Ivan Juric, altro allenatore al debutto dopo anni di giovanili e al fianco di un maestro come Gasperini (percorso molto simile a quello di Possanzini, ex vice di De Zerbi). Juric – siamo nel 2014-15 – viene in realtà esonerato dopo la prima giornata, ma il presidente che compie questo gesto (Esposito) è una comparsa senza arte nè parte. Bompieri e soci riprendono in mano il timone e rimettono al suo posto il croato, che conquisterà una brillante salvezza e da Mantova prenderà il volo per un carrierone.
Stagione completa ma con poche soddisfazioni per Renato Cioffi nel 2017-18 in D, complice uno spaventoso ritardo nell’allestimento della squadra. Scenario opposto nell’annata successiva, 2018-19, sempre in D: squadrone preparato per tempo e record di punti per Massimo Morgia. Ma la promozione sfuma ancora, a vantaggio del Como. L’ultimo allenatore ad occupare per un anno intero la panchina virgiliana è Emanuele Troise nel 2020-21: criticatissimo, poco amato dai tifosi, eppure è l’anno migliore dei tre dell’Acm in C.
Per 7 che ce l’hanno fatta, ben 15 sono stati esonerati a stagione in corso: Tesser, Brucato, Costacurta, Graziani (sempre Archimede), Valigi, Frutti, Sala (due volte), Migliorini, Maspero, Javorcic, Prina, Brando, Lauro, Galderisi e Corrent. Ora tocca a Possanzini, che ha già bussato alla porta dei “magnifici 7”. Gli apriranno? È il minimo che gli si possa augurare.