Mantova Prosegue a ritmi serrati l’attività della Primavera 3 di mister Gabriele Graziani. I baby biancorossi, dopo la giornata inaugurale trascorsa presso il centro sportivo di Gazzo Bigarello, si sono spostati al Migliaretto. Proprio qui, sabato pomeriggio alle ore 18, si terrà la prima amichevole col San Lazzaro. «Lo scorso anno – racconta l’allenatore – abbiamo fatto qualcosa di importante e per certi versi inaspettato. Però è sempre bello ricominciare dopo una vittoria. Tutto quello che è stato fatto di bello la passata stagione, deve essere accantonato, tranne l’entusiasmo. Siamo solo all’inizio e parlare di obiettivi mi sembra troppo presto. I conti li faremo verso marzo-aprile». Il 21 settembre scatterà la prima giornata, ma al momento la sfida con la Virtus Verona non è nei pensieri del tecnico. «Siamo improntati sulla condizione fisica – spiega – . Solo verso fine agosto daremo un’occhiata all’avversario. Però non è nel nostro dna concentrarci troppo sui rivali perché pensiamo più a noi stessi. Nel calcio moderno la tecnologia aiuta molto, per questo sfrutteremo al meglio le attrezzature forniteci dalla prima squadra. Vogliamo apprendere più nozioni possibili». Secondo Graziani, chi vuole avere ancora successo deve focalizzarsi su una sola cosa… «Non dobbiamo pensare di essere troppo bravi, perché sennò andremo incontro a grandi difficoltà. L’importante è ricordarsi il bello vissuto, per poterlo rivivere. Io, dopo aver vinto la C2 da calciatore, ero andato a correre subito perché volevo poter rivivere quell’emozione anche l’anno dopo. Le vittorie aiutano a crescere, creare stimoli e voglia di migliorarsi». «Lo scorso anno abbiamo avuto dei momenti difficili in cui giravamo un po’ meno, anche a causa dei risultati non soddisfacenti. Quello che vorrei rivere è l’ultimo mese: siamo stati in grado di dimostrare il nostro valore e le nostre qualità».
Nel cuore di Graziani ci sarà sempre spazio per l’Acm. «Mi ricordo del gol all’Arezzo alla prima giornata in B. Fu un concentrato di emozioni perché mia mamma è nata lì, in più ci trascorsi molti anni dopo l’esperienza a Mantova. Tralasciando i ricordi, per questa stagione sono fiducioso. Lo scorso anno non avrei mai scommesso sulla vittoria del girone, mentre ora dico che la squadra potrà essere la vera sorpresa. L’idea di calcio c’è, in più i ragazzi sanno sempre cosa fare. Ripartire da Possanzini e lo zoccolo duro, sarà sia di grande aiuto, che un punto di forza». «Però – conclude Graziani – non bisogna mai dimenticarsi delle variabili. Per quanto riguarda il giocatore che più mi assomiglia, direi Mensah: ha grande generosità e dal mio punto di vista è stato un importante artefice della promozione. Infine, voglio ringraziare la società per la sinergia e l’aiuto che ci sta fornendo. Per noi è tutto di guadagnato, soprattutto per la crescita dei ragazzi».