Calcio Serie B – Mantova, il futuro incerto di Burrai e De Maio

Sebastien De Maio
Sebastien De Maio

MANTOVA Il Mantova rischia di perdere i due “senatori” dello spogliatoio. Salvatore Burrai e Sebastien De Maio, con la loro classe di ferro 1987, sono i due elementi più anziani dell’organico di mister Possanzini. Giocatori di comprovata esperienza, ma pure di notevole carisma. Senza dubbio dei punti di riferimento per i calciatori più giovani, verso i quali sono stati forieri di consigli sia in C che in B. Ma con l’avanzare dell’età viene inevitabilmente meno la continuità dell’impiego. Entrambi, ragazzi di calcio, ne sono perfettamente consapevoli e per questo non sono così sicuri di rimanere per una terza stagione al Mantova. Il dt Botturi ha parlato schiettamente con entrambi, manifestando sì la volontà di trattenerli, ma non bluffando sulle condizioni: a Burrai (il cui contratto scade nel 2026) è stato prospettato un minutaggio ridotto rispetto ai suoi standard; a De Maio (in scadenza al 30 giugno) è stato proposto un rinnovo con un ruolo più da “collante” tra campo e spogliatoio. Insomma, nulla che ridimensioni il loro valore e la loro funzione nel gruppo Mantova, che rimarrebbero centrali. Però un ruolo più marginale in campo, prospettiva che ha indotto i due a prendersi qualche giorno di riflessione.
Come dicevamo, sia Burrai che De Maio sono ovviamente consapevoli che la loro carriera di calciatori è agli sgoccioli. Ma non si sentono ancora al capolinea. Nello scorso campionato si sono fatti valere: 27 presenze il capitano, 14 il difensore francese. Certo la qualità delle prestazioni è stata discontinua, com’è normale che sia quando ci si avvicina ai 40. Ma, insomma, nella loro testa si sentono ancora atleti in grado di ben figurare sul campo, se non in B almeno in C. Burrai ha ricevuto una proposta dal baldanzoso Livorno, tornato in Lega Pro dopo quattro stagioni tra i dilettanti. E il solo fatto che non abbia ancora dato una risposta al Mantova, significa che la sta valutando attentamente. Anche De Maio si sta guardando attorno: si era parlato di un possibile approdo all’Ospitaletto, altra matricola che in C manca addirittura da 27 anni. Livorno e Ospitaletto: due realtà che si riaffacciano tra i professionisti e nelle quali l’apporto di due calciatori navigati come Sasà e Sebastien servirebbe come il pane.
Anche al Mantova però verrebbero utili profili simili. Botturi li ha sempre ritenuti essenziali per l’equilibrio e la crescita del gruppo. Non scordiamoci l’ingaggio di Suagher in C, fortemente voluto dal dt nonostante gli infortuni passati, proprio per la sua esperienza e personalità. Non è un caso che, dopo il forzato ritiro dal calcio giocato, il ragazzo sia comunque rimasto all’Acm entrando nello staff di Possanzini. Vedremo ora quale decisione prenderanno Burrai e De Maio. L’impressione è che, con o senza di loro, le “chiocce” nello spogliatoio biancorosso non mancheranno.