Calcio Serie C – Bianchi: “Bello ritrovare i tifosi. Saranno l’arma in più del Mantova”

Davide Bianchi
Davide Bianchi

Mantova Al secondo anno in biancorosso, l’esterno  Davide Bianchi può a pieno titolo far parte del novero dei “veterani” della prima squadra di mister  Maurizio Lauro: il 25enne di Marmirolo sarà uno dei giocatori più esperti (per curriculum ed età) in una rosa che, anche quest’anno, punta sui giovani. A poche ore dal primo impegno ufficiale dei biancorossi (domani si gioca a Pontedera), tracciamo con lui un bilancio di questa preparazione biancorossa in vista della stagione 2021/2022.
«Siamo in crescendo – dice -, abbiamo fatto con mister Lauro un lavoro che ci ha portato, piano piano, ad assimilare e tradurre in campo la sua idea di calcio. C’è però ancora molto da migliorare. L’impronta del mister c’è, la sua mano si vede. E il gruppo ha sempre lavorato al 100%».
«Lauro ha cercato da subito di mettere le sue proposte di gioco nei meccanismi della squadra – prosegue il giocatore virgiliano -, abbiamo lavorato in modo preciso durante il ritiro. Un tecnico molto preparato: ci auguriamo di mettere in pratica sempre meglio ciò che ci ha insegnato in queste settimane. Abbiamo curato molto i meccanismi della difesa, senza affatto trascurare le altre fasi». Nell’amichevole dell’altroieri col San Lazzaro finalmente l’abbraccio dei tifosi: «Abbiamo rivisto la gente di Mantova, una cosa fondamentale anche per noi – osserva Bianchi -, l’anno scorso non abbiamo potuto contare sulla spinta del pubblico e questo ci è dispiaciuto. Ritrovare i tifosi attorno al Centrale ci ha ridato quelle sensazioni positive che non abbiamo potuto provare nel precedente anno e mezzo caratterizzato dal Covid».
Sotto gli occhi del pubblico cambiano anche le pressioni: le responsabilità aumentano. Ma Bianchi, da mantovano doc, non è spaventato: «In questi due anni si è consolidato un grande gruppo – spiega -, sia tra i ragazzi che già c’erano, sia tra i nuovi. Questo ci porta a condividere gioie, dolori, pesi e responsabilità. Guccione, Checchi, Zibert, Bucolo, Gerbaudo, Panizzi e, tra gli “esperti” mi ci metto anch’io, diamo tutti una mano. Specialmente ai giovani, per integrare sempre di più un gruppo già unito, che lavora bene. Da mantovano, vedere il Martelli con tanta gente sarà uno stimolo in più. Quando accadrà, di sicuro proverò belle sensazioni».
Crescere nelle prestazioni e nelle… emozioni: è questa la speranza del Mantova. «Obiettivi personali? L’unico è quello di continuare a migliorare come giocatore – conclude Bianchi -, nel gioco e nelle prestazioni. C’è sempre qualcosa da imparare. E se il mister riterrà di chiamarmi in causa più volte possibili, vorrei aiutare la squadra a raggiungere i traguardi prefissati».