Calcio serie C – Bruccini si presenta ai tifosi: “Mantova, qui voglio rinascere”

Bruccini

MANTOVA Il calcio a volte si può immaginare come una grande ruota che gira e che riporta spesso al punto di partenza. E’ successo a Mirko Bruccini, ultimo acquisto del Mantova nella parentesi di mercato invernale. «Io a Mantova ho esordito nei professionisti. Giocavo nello Spezia». Era il 10 aprile del 2005: Mantova-Spezia 0-1. Gol di Guidetti all’8’ e il 19enne Bruccini subentrò a Matteassi a 6’ dalla fine. «Questa piazza me la ricordo bene. E’ molto ambiziosa, c’è un grande stadio con un grande tifo e spero di rivedere tanta gente allo stadio, Covid permettendo». Contro la Giana Erminio il suo esordio con la maglia del Mantova, invece. E’ avvenuto davvero tutto molto in fretta. Lunedì mattina l’inizio della trattativa con il ds Battisti, la telefonata decisiva con Galderisi che lo conosceva già e poi subito in campo nel secondo tempo. Una conversazione che, sembra di capire, sia stata decisiva. Su di lui era forte il pressing della Pistoiese, prima ancora quello di Potenza e Vibonese. La scelta però è caduta sul Mantova. «Le impressioni sono ottime – ha commentato il centrocampista spezzino. Sinceramente non mi aspettavo nemmeno io di giocare, sono stato contento. Anche con i compagni mi sono inserito subito al meglio e adesso si va avanti e c’è tanto lavoro da fare». Una carriera importante in Serie C e negli ultimi anni anche in B con Cosenza e Alessandria. Ora l’arrivo a Mantova in cerca di nuovi stimoli: «Per me non è stato un problema scendere di categoria. L’ho già fatto, ma ho la stessa voglia e determinazione degli anni precedenti. Avevo intenzione di rimettermi in gioco e Mantova è la piazza giusta. Ne sono sicuro».
Bruccini, l’uomo che cercava Galderisi per giocare in coppia con Gerbaudo. Un modulo il 4-2-3-1 che l’ex Alessandria conosce già molto bene: «In questi primi sei mesi giocavamo a due in mezzo, e lo stesso a Lucca con mister Galderisi. So come la pensa e non avrò difficoltà a capire i movimenti da fare». Mirko e “Nanu” di nuovo insieme: «Posso dire di aver ritrovato il solito mister: di lui ho buoni ricordi. Ho sentito le sue parole su di me, è un bell’attestato di stima, sicuramente fa piacere quando un allenatore parla bene di un giocatore. E’ la cosa più importante. Ora spero di ripagare nel migliore dei modi la fiducia che ha mostrato nei miei confronti».
Magari anche con qualche gol, visto che Bruccini sembra avere buona confidenza con la rete: «Negli ultimi anni avevo fatto la mezzala, ero più vicino alla porta. Poi nell’ultimo periodo mi sono abituato al ruolo di mediano. L’importante è fare bene».
Tommaso Bellini