Calcio Serie C – Cambio mister: il Mantova è in buona compagnia

Nicola Corrent
Nicola Corrent

MANTOVA È vero che ancora non si è completata la stagione 2021-22. Però è altrettanto vero che manca poco più di un mese ai raduni delle squadre per l’annata 2022-23. Ci si aspetterebbe quindi che la maggior parte delle società avesse già individuato quantomeno l’allenatore della prossima stagione. Invece solo 22 delle 59 aventi diritto all’iscrizione (in attesa della 60esima: Padova o Palermo) ha ufficializzato il mister. Siamo al 37% sul totale, percentuale bassina. Del resto, più di un club è in difficoltà e nemmeno sa se riuscirà ad iscriversi.
Comunque sia, il Mantova è tra queste 22 società che ha già annunciato l’allenatore. Nicola Corrent è stato ufficializzato soltanto una settimana fa, in realtà la decisione era stata presa da almeno un mese. Quindi si può dire che in viale Te si siano mossi con tempismo, sfruttando la chiusura anticipata della loro stagione.
Il Mantova è uno dei 10 club che hanno scelto la discontinuità. In riva al Mincio è una tradizione: basti pensare che l’ultimo allenatore biancorosso che ha chiuso una stagione e ricominciato al suo posto quella successiva è stato Luca Prina nel 2016. Poi sempre cambiamenti. Questo giro non ha fatto eccezione, con l’avvicendamento tra Maurizio Lauro e, appunto, Corrent. Il Mantova è comunque in buona compagnia. Le altre 9 società che hanno deciso di cambiare sono: le retrocesse dalla B Pordenone e Crotone, che si sono affidate rispettivamente a Di Carlo e Lerda; il Piacenza con Scalise, la Vis Pesaro con Sassarini, l’Avellino con Taurino, la Virtus Francavilla con Calabro, la Turris con Canzi, l’Az Picerno con Longo e la Juve Stabia con Colucci. Ad esse vanno aggiunte le cosiddette “incerte”, molte delle quali cambieranno guida tecnica.
Sono invece 12 i club che hanno scelto la continuità. A cominciare dal Vicenza, retrocesso ai play out e speranzoso di una riammissione in B, che si affida ancora a Baldini (subentrato nelle ultime giornate a Brocchi). E poi la Virtus Verona con l’immarcescibile Fresco, il Fiorenzuola con Tabbiani, il Trento con D’Anna, la Virtus Entella con Volpe, l’Ancona-Matelica con Colavitto, il Montevarchi con Malotti, il Latina con Di Donato, il Campobasso con Prosperi; più le neopromosse Novara con Marchionni, Arzignano con Bianchini e Recanatese con Pagliari.
Il resto è un rebus. L’Alessandria potrebbe cambiare proprietà, quindi ha altri pensieri. Idem la Pro Patria. Feralpi, Renate, Triestina, Lecco e Pro Vercelli sono in alto mare, così come Albinoleffe e Pro Sesto. Qualcuno ha le idee abbastanza chiare (la baby Juve dovrebbe confermare Zauli), ma l’annuncio si fa attendere. Tra gli incerti figurano anche 6 club promossi dalla D: Sangiuliano City, Rimini, San Donato Tavarnelle, Giugliano, Audace Cerignola e Gelbison. C’è ancora tempo per decidere. Non molto ma c’è.